Come si fa un test di usabilità? Cosa testare
Nello scorso articolo abbiamo visto in maniera molto generica cos’è un test di usabilità, dove e perché si svolge, chi lo fa e quando andrebbe affrontato… in questo articolo affronteremo invece il “come” e precisamente ti parlerò di come prepararti, partendo dal cosa testare.
La preparazione al test di usabilità – cosa testare
Come ti ho spiegato nel precedente articolo, un test di usabilità può riguardare in generale il funzionamento di un sito o più nello specifico una particolare operazione che il tuo tester dovrà completare. Quindi la prima fase della preparazione consiste nel sapere cosa testare.
Sicuramente ti sarà utile crearti una sorta di to-do list, appuntandoti tutto ciò che vorresti testare; se non ti viene in mente nulla, se pensi che il tuo sito sia troppo semplice, ti suggerisco io alcuni aspetti che potrebbero essere oggetto di un test, anche generico.
In generale:
- Puoi testare che il sito trasmetta il suo messaggio;
Domanda di esempio: “Di che cosa parla secondo te questo sito?”. - Puoi testare che la navigazione sia efficace: che la destinazione di un link sia chiara, con stati del link differenti a seconda della posizione e delle azioni intraprese, che il testo del link sia chiaro;
Domande di esempio: “In che pagina del sito ti trovi?”, “Dove pensi che porterà questo link?”, “Come pensi di arrivare alla pagina X?”. - Puoi testare che i testi siano chiari: a volte si tende a scrivere dei testi per se stessi e non per il pubblico, utilizzando dei termini che si credono convenzionali ma che in realtà lo sono solo nella stretta cerchia di collaboratori: questo può essere un grande svantaggio specialmente quando si descrivono i propri servizi, gli stessi che si vogliono pubblicizzare tramite il sito;
Domanda di esempio: “Ti è chiara la descrizione dei servizi?”. - Puoi testare che sia possibile trovare ciò che si sta cercando: avere un form di ricerca difficile da usare, con un’etichetta poco chiara, senza il pulsante submit “perché è più elegante”, potrebbe essere inutile;
- Puoi testare che sia possibile trovare i riferimenti di contatto, e il livello di difficoltà di compilazione di un modulo contatti, dove in genere si cerca di carpire più informazioni possibili, che all’occhio dell’utente risultano inutili e fastidiose, inducendolo a inviare richieste per lo più non compilate in tutte le loro parti o addirittura a rinunciare all’invio.
Nello specifico, puoi verificare l’efficacia di una call-to-action: a volte non si acquista un qualcosa perché non sono chiare le condizioni di vendita basilari, come il prezzo o le spese di spedizione.
Ad esempio a volte mi è capitato di non aderire a delle offerte molto convenienti sul famoso sito per prenotare alberghi online, Booking.com. Perché?
Perché le condizioni di cancellazione della prenotazione non erano per niente chiare ma anzi molto contraddittorie, tra cancellazione gratuita, prenotazione non rimborsabile e condizioni “normali”: a volte nella stessa pagina vengono presentate due opzioni completamente incompatibili tra di loro. Un problema di usabilità bello e buono, che nuoce ai profitti dello stesso sito.
Con un semplice test di usabilità sarebbe facile eliminare questo problema (e sicuramente sarebbe stato possibile evitarlo) evitando di perdere acquisti per una banalità a cui probabilmente nessuno dello staff ha pensato: non voglio cercare ancora di convincerti dell’importanza di un test di usabilità, ma dovrebbe ormai sembrarti ovvio, c’è bisogno di un aiuto esterno.
Da non sottovalutare è poi l’importanza del team (se presente) in questo momento: per quanto si cerchino delle convenzioni, ognuno ragiona a suo modo e un tuo collega potrebbe aggiungere alla lista qualcosa a cui tu non avevi pensato… in casi come questo, l’unione fa la forza!
Allora, cosa aspetti a scrivere la tua lista di cose da testare? Se ti viene in mente qualche altro test generico che non ho incluso nell’elenco, perché non me ne parli in un commento?
Inizia da qui a prepararti, perché la prossima volta ti parlerò di come preparare la postazione di test e del materiale necessario.
Indice della guida
Per facilitarne la consultazione di seguito riportiamo l’indice di tutti gli articoli di questa mini-guida:
- Test di usabilità: le 5 W
- Come si fa un Test di usabilità? Cosa testare
- Test di usabilità: Come organizzare la postazione?
11 commenti
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Raccolta di articoli della settimana 2/10/2011 | Saverio Gravagnola
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L’analisi fatta è il mio principale motivo per cui o non scelgo di ordinare i biglietti/prenotazioni su siti simili oppure mando altri a farlo ;)
In molti casi poi si aggiunge la schermata orribile del 404 Error!! Nervoso!!
Ricordo anni fa che fatto un sito lo si testava su Explorer e Netscape…ahaha che pacchia allora! ;)
Simpatico quest’articolo!
Ciao Ale, grazie del tuo commento… mi hai ricordato una cosa fondamentale, il test multi-piattaforma! Ahi ahi… inizio a perdere colpi ;)
Aggiungerei:
– In un blog, deve essere chiaro chi è l’autore.
– La pagina con i termini della privacy deve esserci e deve essere facile da localizzare
– Idem per la pagina “Contatti”
– Deve sempre essere raggiungibile, con un solo click, la home page: è incredibile ma esistono un sacco di siti che hanno questo problema!
ps. Io uso sempre Booking.com!
Ottimi suggerimenti, grazie mille Benito!
Ottimo Articolo Anna! A volte si corre il rischio di considerare questi aspetti in corso d’opera, e per rimediare alle lacune iniziali si perde un sacco di tempo!
Due domande:
-sto sviluppando un sito in cui sto utilizzando la proprietà border-radius che ancora non viene validato..poco male?
-secondo te bisogna ancora preoccuparsi degli utenti con browser arretrati tipo ie 6? Dopo tutti questi anni è un po’ frustante cercare hack e trucchi vari per far visualizzare correttamente le pagine! Forse a meno non si abbia come clienti dei comuni o società notoriamente un po’ arretrate possiamo anche farne a meno! ;)
Direi che IE6 è da considerarsi morto anche se ce l’ho come 3/4% nelle statistiche dei vari siti.
Non conviene cercare di adattare il proprio sito a questo vecchio browser…
Infatti, per quanto mi riguarda IE6 è morto. Inoltre, più gli sviluppatori continueranno a preoccuparsene e più saremo costretti a trascinarcelo dietro nei nostri lavori. C’è un motivo per cui Facebook e Youtube (per citarne due) hanno deciso di non supportarlo più.
Scusami Guido, mi ero persa il tuo commento.
Ti dico subito, per quanto riguarda i bordi arrotondati non è una cosa grave: sai qual è il motivo dell’errore di validazione, e questo è già molto.
Inoltre i metodi per realizzare i bordi arrotondati standard richiedono del markup non semantico, uso di immagini allo scopo specifico che appesantiscono la pagina… insomma, ritengo più dannoso l’uso delle altre svariate tecniche per ottenere i bordi arrotondati piuttosto che l’uso di una proprietà specifica, seppur non ancora standard.
Rispondendo a te, a Paolo e a Benito, per il discorso di IE6: dobbiamo ringraziare che dei grandi siti abbiano deciso di non supportarlo più, è forse l’unico modo che può convincere più o meno tutti ad aggiornarsi finalmente.
D’altra parte bisogna fare sempre attenzione al tipo di progetto che si sta seguendo, in alcuni casi può essere ancora importante controllare IE6. Ma non serve che si veda tutto come su un browser più avanzato, l’importante è che il sito sia consultabile e navigabile (con css limitati, anche simile al foglio di stile della stampa), e questa in genere non è una così gran fatica :)