Quanto costa aprire e mantenere una partita IVA
Con l’arrivo del nuovo anno arrivano anche tanti buoni propositi. Uno di questi è quello di aprire la partita Iva per mettersi in proprio.
Ma tra la gente comune, sono ancora molte le questioni in sospeso riguardo ai costi per aprirla e mantenerla.
Sulla convenienza o sull’obbligo di aprire la partita IVA abbiamo già detto tanto in passato
. Basta rileggere i miei precedenti articoli “Quando aprire la partita IVA“ e “10 domanda da porsi prima di aprire la partita IVA” pubblicati qualche mese addietro per rendersi conto.
Nell’articolo di oggi faremo invece due conti, calcolatrice alla mano, su quanto costa aprire una partita IVA e soprattutto mantenerla.
Iniziamo subito col dire che aprire una partita IVA, all’inizio, non costa nulla. Quello che voglio dire è che non bisogna sostenere un onere fiscale o pagare una tassa per aprirla.
L’unico costo che devi mettere in preventivo è solamente l’onorario per il commercialista a cui affidi l’incarico per aprirla e per la tenuta della contabilità.
Sì, perché è opportuno servirti di un commercialista iscritto all’albo per espletare tutte le formalità burocratiche per iniziare.
Primo, perché per te è una sicurezza in più per evitare di sbagliare e in secondo luogo perché ti farà risparmiare tempo e denaro (in caso di errori).
Per completezza di informazione ti dico che l’onorario del commercialista può variare di piazza in piazza o da commercialista a commercialista.
Troverai commercialisti che ti faranno pagare anche più di 200 €uro per l’apertura della partita Iva e altri che ti chiederanno un importo a forfait per la gestione annuale della contabilità della tua ditta che comprenderà anche l’onorario per l’apertura della partita Iva. Altri ancora, probabilmente, non ti chiederanno nulla.
Quello che devi maggiormente considerare sono invece le spese di mantenimento della partita IVA. Spesso tali spese possono essere anche molto consistenti.
Cosa significa questo?
Te lo spiego con un esempio molto comune.
Se hai optato per l’apertura di una ditta individuale in contabilità semplificata i costi di mantenimento della partita IVA e i costi di gestione previsti potrebbero essere i seguenti:
1) COSTI INERENTI L’ATTIVITA’ STESSA
I costi inerenti all’esercizio stesso dell’attività sono tutti quei costi che dovrai sostenere per poter svolgere la tua attività e offrire il tuo servizio.
Sono costi inerenti l’attività, ad esempio le spese sostenute per acquistare i beni strumentali necessari per lo svolgimento dell’attività (computer, stampanti, etc), le spese per l’acquisto del software e dei programmi di grafica, le spese di affitto per eventuali locali, le spese relative a dipendenti o collaboratori, le spese per i consumi di energia elettrica o per i servizi telefonici fissi e mobili (ivi compresi gli abbonamenti per internet e ADSL) e così via.
2) ONORARIO PER IL COMMERCIALISTA
I costi relativi alla tenuta della contabilità (costi di mantenimento) sono diretta conseguenza della mole di lavoro che la gestione della tua ditta individuale necessita.
Le valutazioni da fare per determinare il costo del commercialista possono essere diverse e possono toccare diversi aspetti.
Contribuiscono infatti alla variazione del costo del commercialista la tipologia della tua attività, il regime fiscale prescelto, il volume d’affari prodotto, il numero di fatture annue, la presenza di eventuali operazioni con l’estero e così via.
3) DIRITTO CAMERALE
Il diritto camerale è un tributo che tutte le imprese iscritte o annotate nel Registro delle Imprese devono pagare ogni anno a favore della Camera di Commercio competente territorialmente. Se ti conosco almeno un po’, sono sicuro che adesso ti starai domandando a quanto ammonta questo tributo.
La misura del diritto annuale è stabilita annualmente con un apposito decreto interministeriale e ogni anno, all’avvicinarsi della scadenza, le Camere di Commercio inviano alle imprese iscritte una comunicazione con gli importi e le modalità di pagamento.
L’importo del tributo fissato dalle Camere di Commercio solitamente ammonta circa a un centinaio di euro.
4) CONTRIBUTI PREVIDENZIALI ARTIGIANI E COMMERCIANTI
I contributi previdenziali INPS (artigiani e commercianti) ammontano a circa 3.347 euro all’anno (suddivisi in 4 rate trimestrali).
Il pagamento dei contributi minimi obbligatori deve essere infatti effettuato in quattro rate trimestrali alle seguenti date (16 maggio, 16 agosto, 16 novembre, 16 febbraio dell’anno successivo).
A questo occorre aggiungere una quota a percentuale calcolata in base al reddito dichiarato. I contributi dovuti sul reddito eccedente il minimale devono essere versati entro i termini previsti per il pagamento dell’imposta sul reddito delle persone fisiche (giugno e novembre).
5) INAIL
Nel caso di attività di particolare natura o rischio potrebbe essere obbligatoria l’iscrizione all’INAIL. In tal caso occorre fare una comunicazione (telematica) all’Istituto contestualmente all’inizio dell’attività stessa e annualmente pagare il tributo annuale (un centinaio di euro).
6) IMPOSTE E TASSE
Le imposte e tasse, come ad esempio l’IRPEF e l’IRAP, sono calcolate in percentuale sul reddito dichiarato.
L’IRPEF è l’imposta sul reddito delle persone fisiche e si basa sul possesso di redditi che rientrano in una delle seguenti categorie: redditi fondiari (terreni e fabbricati), redditi di capitale (interessi attivi), redditi di lavoro autonomo, redditi di lavoro dipendente, redditi di impresa e redditi diversi (plusvalenze, attività non abituali, etc…).
È un’imposta progressiva, in quanto colpisce il reddito con aliquote che dipendono dagli scaglioni di reddito.
L’IRAP, l’imposta regionale sulle attività produttive a carico delle imprese, è un’imposta proporzionale al fatturato e non applicata all’utile di esercizio.
L’importo da versare si ottiene applicando alla base imponibile un’aliquota del 3,90%. Negli ultimi anni, al fine di agevolare le micro imprese, sono state introdotte alcune forme di abbattimento della base imponibile sotto forma di deduzione.
FACCIAMO UN ESEMPIO
Esempio inventato
Conclusioni
Questo in estrema sintesi è il riepilogo dei costi connessi all’apertura e al mantenimento di una partita IVA.
Ovviamente non sono entrato più nel dettaglio perché ogni persona potrebbe avere una situazione a sé stante e in tal caso si dovranno fare le opportune valutazioni insieme ad un consulente di fiducia.
Grafico dell’esempio sopra riportato
Come si può vedere dal grafico qui sopra relativo all’esempio prima riportato, uno dei costi più importanti e da non sottovalutare, sono i contributi fissi per artigiani e commercianti, i quali devono essere versati anche se non si dovesse guadagnare nulla.
La voce imposte e tasse è invece proporzionale all’aumento del reddito dichiarato (più guadagni e più paghi).
Seguono poi, a ruota, tutti gli altri costi (fiscali e non).
Ovviamente il discorso cambia per quello che riguarda l’apertura e la gestione della partita IVA per una società.
Ma di questo sono certo te ne parlerò in uno dei prossimi articoli.
Domande?
75 commenti
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Ottimo articolo, peccato non si parli di regime dei minimi e gestione separata inps, che permettono a chi non fa grossi fatturati di abbattere un po’ i costi di gestione.
Grazie!!! Abbiamo già in cantiere degli articoli su questi temi.
A prestissimo.
:-)
Grazie per gli articoli, utilissimi. Una domanda: E’ possibile aprire una partita iva col regime dei minimi se sono socio da più di tre anni di una cooperativa di 5 persone che che svolge la stessa attività?( Chiaramente la cooperativa ha più linee di servizi, io ne seguo una)
Grazie per la Risposta
Ciao Antonino,
ottimo articolo! La mia domanda invece è questa: sono dipendete a tempo indeterminato per una società che non si occupa ne di web, ne di grafica. Nel tempo libero mi piacerebbe svolgere l’attività di grafico/web designer. Proprio perché non inerente alla mansione che svolgo in azienda, so che posso aprire partita IVA. Ma il mio reddito ricavato dalla partita IVA si andrebbe a sommare al CUD del mio datore di lavoro nella dichiarazione del 730, sforando i scaglioni di reddito di cui parlavi nell’articolo, giusto? La mia domanda è proprio questa, è vero quanto dico, o è possibile mantenere le due cose “fiscalmente separate”? Ho dubbi su una risposta positiva… :)
Altra cosa: essendo sotto i 35 anni, mi è stato detto che posso usufruire di un regime fiscale di appena 5% (???), è possibile che debba pagare così poco? Ho forti dubbi altrimenti tutti avremmo parto una partita IVA…
Grazie Stefano. Aprendo una partita Iva il reddito da lavoro autonomo o di impresa si somma al reddito di lavoro dipendente (e questo può significare anche più tasse).
Ciao
Ciao Stefano! Mi permetto di risponderti in merito all’ultimo quesito. Ho aperto partita IVA proprio qualche giorno fa ed è proprio così. Si tratta del ‘nuovo’ regime dei minimi. Credo che un qualunque commercialista possa darti delucidazioni in merito – http://goo.gl/GIlJsH qui un po’ di informazioni in merito.
Diciamo che a parere di giornali, è stata la tendeva dello scorso anno con un boom di nuove aperture.
Saluti! :)
Sul regime dei minimi a breve pubblicheremo un interessante articolo dove faremo il punto della situazione e capire a chi conviene e a chi non conviene.
Saluti per tutti
Complimenti per la serie di articoli.
Mi riallaccio alla domanda di Stefano, per sapere se un lavoratore con contratti a termine (supplenze scuola) aprendo una partita IVA, deve comunque versare i contributi previdenziali fissi oppure i redditi si sommano a quelli dei contratti a termine e i contributi previdenziali variano..
Grazie
Occorre versare i contributi previdenziali fissi!!! Occhio però ai casi di incompatibilità tra primo lavoro e secondo lavoro. Dal tenore dei commenti capisco che alcuni di voi hanno già un occupazione. In tali casi occorre verificare che il tipo di impiego (specialmente se di tipo pubblico) prevedono l’incompatibilità con altro lavoro. Il rischio è quello di decadenza dell’impiego.
Saluti
Grazie per l’articolo, molto utile.
Ho una domanda e spero possa darmi risposta.
Se io dovessi aprire la partita iva adesso e chiudere l’attività, per esempio, a maggio, dovrei versare comunque i contributi minimi obbligatori annuali, attraverso le varie rate trimestrali o posso pagare solo per gli effettivi mesi di lavoro (quindi, secondo il mio esempio, pagare esclusivamente la rata di maggio, ignorando le altre)? Grazie anticipatamente,
Ciao Elisa, per caso hai trovato risposte da altre fonti? Ciao, grazie in anticipo.
Ciao Elisa, solo per i mesi di effettivo lavoro. In tal caso andranno fatte le dovute comunicazioni di cessazione attività agli enti(INPS e Agenzia delle Entrate).
Salve Antonio
Prima di tutto, complimenti per i tuoi articoli perchè sono davvero indirizzati a far chiarezza, senza linguaggi complicati e formule ostili.
Ho quindi pensato di sottoporti la mia situazione perchè forse tu saprai chiarirmi le idee.
Sono un lavoratore dipendente a tempo indeterminato, inquadrato come impiegato di concetto in radio privata.
Penso di affiancare all’attività principale quella autonoma di produzione di spot pubblicitari.
E’ una ”scommessa”. Del tutto in linea con il mondo in cui lavoro e sensata, purtroppo, però, il mercato è in forte calo e, sebbene credo possa funzionare, è tutto da dimostrare.
Diciamo quindi che è un tentativo che potrebbe non portarmi guadagni o potrebbe portarmene davvero pochi tanto per stare nel giro e arrotondare un po’.
Il progetto prevede un sito web. Nessun dipendente. Nessuno studio fisico (il mio ufficio è il mio pc).
Adesso i dubbi:
1)
Dovendo sottrarre dagli eventuali incassi le (cospicue) spese sostenute per diritti, musica, voci, … immagino di essere costretto ad aprire una p.iva perchè con la ritenuta d’acconto questo non è possibile, vero?
2)
Che tipo di partita iva mi conviene aprire (autonomo, impresa individuale, artigiano, …) per non dover sostenere spese se non arrivano clienti e per non trovarmi coi debiti se devo chiudere perchè in un anno non ho fatturato niente o quasi?
3)
Come dipendente già pago INPS ed ENPALS. Si può evitare di pagarle una seconda volta?
Grazie1000
Gabriele
complimenti Antonio , sempre molto chiaro nelle tue spiegazioni ben dettagliate, vado un Po fuori dal seminato , posso aprire una partita Iva ai minimi avendo cessato una snc con altri soci 6 mesi fa ?
Salve Dottore
Mi chiamo FRancesco e svolgo a Firenze oramai da 13 anni la professione di agente immobiliare. I miei precedenti contratti erano pero contratti da dipendente presso un’agenzia con la quale ho avuto prima il co.co.co e poi il co.co.pro , questo fino a Luglio 2013 per poi andar via per altri motivi. Da settembre collaboro con un altra agenzia che inizialmente aveva sottoscritto con me un contratto di “associazione e partecipazione” per poi accorgersi che era troppo oneroso e quindi mi ha proposto l’apertura di una partita IVA….Essendo abituato ad altri tipi di rapporto,potrei capire nel caso appunto di rapporti tra agenti immobiliari avendo io 36 anni se pùò davvero valer la pena aprire questa partita iva? Quali sono i costi globali all’anno dal primo in poi,considerando che io rimarrei collaboratore (sub-agente) e quindi non avrei spese di attrezzatura ufficio? Val la pena lasciare un contratto di dipendente??? Quanto costa?? Grazie!
Buongiorno, 2 domande (ho un lavoro dipendente a tempo indeterminato per il quale già verso i contributi INPS):
– aprendo in aggiunta al mio lavoro una P.IVA devo comunque pagare all’INPS la quota fissa annua per la P.IVA?
– se la nuova attività frutta poche migliaia di euro di utile annuo mi consiglia R.A. se sto sotto i 5000 euro e solo verso soggetti non-privati, giusto? Se raggiungessi 8.000/10.000 euro l’anno e/o volessi vendere le mie creazioni anche a privati cosa mi consiglia?
Grazie in anticipo per la disponibilità.
GC
Buona sera molto interessanti i suoi articoli ,io avrei un quesito da proporre . Sono un pensionato e non riesco più a lavorare con i vecchi contratti a progetto . Le aziende insistono nel dirmi che devo prendere la partita IVA , ma io un anno lo presa ed è stato un disastro . Sono un consulente del settore alimentare pasta ,sarebbe così gentile a indicarmi qualche soluzione ? Altra domanda é normale che pago le tasse sulla pensione poi le pago sul lavoro svolto ,quando faccio il 730 sommando i due lavori continuo nuovamente a pagare . Grazie e buon lavoro
Franco Forneris
Ho letto il vostro articolo sono rimasto contento e stupefatto della vostra conoscenza dato,che il mio commercialista e bravo solo a chiedermi l onere vorrei postare una domanda ho un impresa di pulizie vorrei avviare un attività di e Commerce per vendita di elettronica di consumo e possibile avviarla con la stessa partita iva? Aprendo una seconda attività mantengo sempre il discorso del regime minimo? Grazie spero un una vostra risposta
Salve, complimenti per la chiarezza dell’illustrazione e delle risposte. Mi scuso ma non ho capito se la tabella inerente ai costi di gestione esposti valgono anche per il lavoro indipendente tipo prestazioni infermieristiche o di sola assistenza.
Mille Grazie
Ottimo articolo, io sono un ragazzo di 21 anni e vorrei poter communicarmi con te per chiederti qualche consiglio.
Salve,mi chiamo Massimo,io 4 anni fa’ ero titolare di p.iva ditta individuale l’ho avuta per 10 anni,dal 2007 al 2010 non ho pagato qualche tassa,sarei intenzionato a riaprire una partita iva nuova la mia domanda e’ lo posso fare?grazie saluti.
Buonasera io ho in mente di aprire una partita IVA per vendita professionale su EBAY . Mi chiedevo se i costi sono gli stessi che hai elencato nel tuo articolo . Ripeto che si tratta solo di attività ONLINE e senza negozio o altro.
Marco
Ciao e complimenti per il tuo servizio.
Ti invio questa perche Confartigianato mi ha chiesto 700 euro piu la quota di iscrizione per iniziare la mia attività.
Da quanto ho letto sopra, dici che aprire la partita IVA non costa nulla o quasi. A questo punto mi sorgono dubbi e pensavo di muovermi autonomamente per poi trovarmi un commercialista, ma non so minimamente come procedere. Puoi darmi qualche consiglio? Grazie
Potresti fare lo stesso schema per le società di persona e di capitali facendo particolare attenzione alla tassazione e agli adempimenti, sei veramente bravo e chiaro…COMPLIMENTI
Buongiorno,
i tuoi articoli sono veramente utili, rispetto a tanti trovati nel web molto spesso confusionari.
Ho un quesito: mi hanno proposto un contratto cocopro per 3 mesi, ma si sono dimostrati aperti anche ad un’eventuale collaborazione come free lance. Attualmente sono in disoccupazione, ho 35 anni e sono consulente informatico.
L’idea della partita iva mi alletta, perché oltre a lavorare per il loro progetto, potrei contemporaneamente accettare altri lavori in questo ambito. Mi chiedo però a parità di costi (commercialista, gestione contabilità ecc) se in realtà sia più vantaggioso il cocopro.
Grazie per la risposta!
Elena
Grazie per questo articolo mi e stato molto utile,vorrei porle un piccolo quesito ,aprendo un’attivita di tentata vendita di prodotti dolciari,e aprendo l’iva gia da gennaio 2015 quando si deve fare il primo versamento??Mi sono arrivati pareri da parte di conoscenti molto contradditori l’uno dall’altro chi dice che il primo versamento si fa dopo 2 anni di attivita ,chi invece dice che,se il regime e trimestrale ,gia’ si deve versare a meta’ del quarto mese….
la ringrazio per il suo tempo
marcello zazza
Salve a tutti,vorrei aproffittare se possibile,per un info.
Dunque ho una qualifica fresca di personal trainer ,nelle palestre dove ho fatto domanda ,mi chiedono di aprire una partita iva.
Dunque 38 anni propietario di una casa,a che tasse vado incobtro,in genere i oersonal vengono pagati intorno i 1100/1200 per 45 ore settimana.
Poi ci sono altre possibilità di introiti fatturabili anchesse tipo,sedute a casa dei clienti ecc.
Ma con la paga base ? Quante tasse dovrei pagare piu o meno?
Grazie
1100/1200 al mese
Chiarisco ,anche se sono sicuro avevate capito
Buongiorno,
io andrò in pensione come dipendente il 01 settembre 2014, vorrei sapere se dal momento in cui sarò pensionato posso aprire partita iva come consulente e dopo quanto tempo dal primo giorno del mio pensionamento.
So che poi ci sarà un cumolo tra pensione e fatturato della nuova partita iva è possibile quantificarne (ovviamente in maniera non esatta non avendo dati in mano), la percentuale della tassazione ?
La ringrazio.
salve
vorrei sapere se esiste un vademecum di tutti i costi scaricabili e di eventuali oneri deducibili e/o detraibili in caso di partita iva aperta in regime dei minimi
grazie
Salve Antonio mi chiamo matteo ed abito ad Arezzo(toscana).Ho letto il suo articolo sui costi relativi all’apertura e gestione di una partita iva,io sono un hobbista od operatore del proprio ingegno e creo a casa mia oggettistica in legno con materiale di recupero come bancali,cassette di legno etc,e giro la toscana con il mio gazebo partecipando a fiere inerenti solo gli hobbisti.Mi piacerbbe poter realizzare il sogno di avere un’attività diversa da quella che ho ora come hobbista.Cosa mi co siglia di fare?Che spese dovrò affrontare per iscrivermi come artigiano e quant’altro?..Sono disoccupato da più di 5 anni un figlio di 14 mesi e lavora solo la mia compagna part-time..E questa piccola attività vorrei fosse il futuro per mio figlio.
La ringrazio.
Lertola Matteo
Salve, ho ricevuto una proposta di lavoro come consulente assicurativo dove mi è richiesta l’apertura della partita IVA.
Volevo chiedere quali siano i cosiddetti oneri fiscali per il mantenimento (della suddetta partita IVA) annuale riguardo questa figura professionale? Tenga/ete conto che sono un ragazzo di 20 anni, ho delle agevolazioni fiscali al riguardo?
Salve sono damiano volevo farle una piccola domanda.. Aprendo la p.IVA di tipo ditta individuale a marzo 2014 potrei chiedere aiuto a qualche finanziaria
grazie per le ottime informazioni.
vorrei capire se ci sono agevolazioni per me che ho 52 anni ho fatto il tappezziere da sempre ,essendo stato licenziato e non avendo un lavoro vorrei mettermi in proprio aprendo una partita iva quanto mi verrebbe a costare di fisso ogni anno?
Il contributo di 3-4000 € per la pensione non é un ladrocinio? E se non li guadagno o se ne guadagno 5000 in totale? Se uno vuole pagarsi l università “lavorare poco” guadagnare poco ma in autonomia per non farsi sfruttare o semplicemente perche non c’è lavoro dipendente?
Cornuti e mazziati
ciao
voglio fare una domanda
quale la piu semplice forma di sociata da aprire per vendere articoli it on line? che devo fare e dove devo andare. la sociaeta che mi permete aprire on conto bancariu e un conto di pagamenti online opertore pagamenti online. ho sentito cosiu tante opinioni che non ce la facio piu. uno dice che si puo anche con una ditta uno che e semplice con una partita IVA/ grazie del aiuto
Ciao, complimenti per forum!
vorrei fare una domanda: è possibile aprire una attività con due differenti codici ateco?
in pratica vorrei portare a spasso i clienti con un pulmino 9 posti ma vorrei fornire loro anche materiale fotografico!
Grazie in anticipo
Andrea
grazie x l’articolo. la mia domanda e. io e i miei amici vogliamo aprire in proprio una impresa di pulizie e partire praticamente da zero. quali costi dobbiamo sostenere non avendo capannone elettricità ecc. grazie.
Salve, ho registrato una Ltd inglese, sono unico socio e direttore, volendo operare in italia mi è stato detto che tasse e tributi vanno pagati in italia.
Vi chiedo….Partita Iva:
quali costi iniziali e di mantenimento?
oltre la partita iva italiana…sono obbligato ad altre iscrizioni? e a che costi?
preciso che in uk non sono obbligato ad aprire VAT perche reddito basso
Grazie
Salve, sono dipendente privato e vorrei aprire la p.iva è possibile avere un piccolo dettaglio base su costi generali ? E se si rientra nei regimi minimi,?
avendo avuto un’attività in passato chiusa da pochi giorni. Saltuariamente circa una una 20 di giorni in un anno e soprattutto nei fine settimana in modo ambulante facevo la preparazione di crepes avendo prima un’attività da bar anche se non ambulante facevo lo scontrino e approssimativamente ero apposto , ora avendo chiuso l’attività per crisi troppe tasse e poco lavoro questi 20 giorni in un anno li volevo fare ugualmente , nel periodo estivo di solito lavoro in un albergo , posso aprirmi una partita iva ? cosa succede per il pagamento dell’inps ? nel periodo invernale posso poi chiudere questa partita iva per non pagare inps ?
cordiali saluti Giuseppe
Ciao Antonino. Innanzi tutto voglio farti i miei complimenti per l’articolo che mi ha dato particolari delucidazioni che da tempo volevo esaudire ma non tutte pero’; infatti ho un paio di domande da farti. Sono un libero professionista e starei pensando di aprire la partita iva per il semplice fatto che vorrei risparmiare ma non conosco la situazione di cui si vada in contro alle tasse e le imposte. Mi sapresti dare alcune spiegazioni queste cose? Aprendo la partita iva, quanto vado a pagare di tasse annualmente o al mese? Se posseggo la partita iva posso spendere anche nel supermercato presentandola (per esempio)?
Salve, vorrei porre una domanda , sono artista a tempo perso ed espongo quadri in qualche locale quando ho la possibilità di farlo ,la mia richiesta , per poter vendere le tele , devo aprire per forza una partita Iva anche quando non ho una propria vera attività , visto che è una cosa fatta saltuariamente?
Buonasera,complimenti per gli articoli sono spiegati benissimo.
vorrei un consiglio se possibile.. Ho intenzione di aprire un bar e infatti ho fatto richiesta a finanziamenti regionali esistenti, dove per parteciparvi chiedono dati quali p.iva e num.registro imprese.. posso iscrivermi al registro impresa e aprire p.iva mantenendola cioè congelata? Attivarla solo dopo aver ricevuto l’ok al finanziamento quindi. Attendo risposta grazie ancora
Salve. Ho una domanda: Dal momento che sono disoccupata e sono giovane per la pensione e vecchia per trovare lavoro………….mi piacerebbe affittare un basso e vendere le mie cose (usato quindi), ma tutti mi danno versioni diverse. C’è bisogno della partita I.V.A.? Devo iscrivermi alla Camera di Commercio? Devo tenere il registratore di cassa? Le domande sono infinite e mi piacerebbe sapere cosa dovrei fare e magari avere più delucidazioni possibile. Grazie anticipatamente
Buona sera
Oggi giorno mi chiedo se ho fatto bene oppure no rifiutare una proposta di lavoro in cui mi veniva chiesta l apertura partita iva.
l anno scorso mi venne proposta un attivita di collaborazione con un azienda cosmetica a patto aprissi partita iva.
Avevo un fisso di 800 mensili ed un contratto annuale prorogabile con rimborsp spese benzina e pasti più incentivi vendite.
consultai diversi commercialisti ma vi furono pareri discordanti.
Mi chiedo quanti costi annuali avrei per l esatezza dovuto sostenere.
La ringrazio se potra rispondermi così da poter affrontare in futuro tali scelte con maggior certezza.
Salve volevo capire un po meglio io ho un sito web che offre scambio di link gratuito con aziende imprese attività e negozi i quali intendono scambiare i propri link con il mio sito web o portale inserisco i link con un immagine o video che porta direttamente al loro sito web aziendale presenti in una determinata categoria all’interno del mio portale web il tutto offerto gratuitamente devo per forza di cose aprire una partita IVA? Buona sera aspetto una vostra delucidazione in merito.
Buona sera volevo chiederle una cosa a cui sto pensando da un po di tempo ho! Intenzione di aprire una società in Slovenia per vendere della pubblicità online e dove l’apertura della partita IVA si deve fare solo al superamento dei € 50.000,00 Euro di reddito annuo oltre ad avere tante di quelle agevolazioni che qui in Italia ci sognamo minimamente fatturando su territorio italiano conosce commercialisti in grado di gestire una tale società pur essendo residenti in Italia? Ma avendo la società residente in Slovenia ??? Mi sa che il lavoro per i commercialisti sia appunto questo gestire queste società aperte in Slovenia aspetto una sua risposta . Buona sera.
Ciao Gennaro,
Sto aprendo un agenzia web in Slovenia.
Se hai bisogno di consigli contattami alunelio@alice.it
Buon giorno dottore io a gennaio voglio aprire un impresa di installazione di impianti antifurto e videosorveglianza oltre ai contributi personali devo anche pagare l inail o la posso evitare facendomi un assicurazione personale poi se malauguratamente c’è poco lavoro posso bloccare il pagamento dei contributi personali grazie
in anzi tutto complimenti per i termini che usi sei molto chiaro nel spiegare a noi nuovi piccoli titolari ma ti chiedo solo una domanda ma se io apro una azienda termo idraulica(ditta individuale ) e non ho lavoro posso chiuderla nell’anno di apertura o devo obbligatoriamente completare l’anno ?e devo pagare tutto l’anno o solo il temo che sono stato attivo ?grazie in anticipo ma per piacere dammi una risposta perchè devo aprirla a gennaio grazie
Buongiorno
ottimo articolo. Ho partita Iva da 12 anni, con gestione separata (freelance). Dato il recente e futuro aumento dei contributi sto valutando di cambiare configurazione e passare a commerciante.
Ho due domande:
1. mi occupo di web design (50%), seo e web marketing (40%) e ho diversi redditi da affiliazioni (Google, Amazon, ecc). Secondo lei ho i requisiti per divenire commerciante?
2. riguardo ad i contributi non ho dubbi che passare da 30% al 24% sia vantaggioso, il mio fatturato è stabile da sempre, non ho paura di “fatturare zero”. Ci sono costi aggiuntivi per un commerciante rispetto ad una gestione separata?
se potete rispondermi, vi sarei grato, vorrei presentarmi dalla commercialista con le idee chiare.
grazie
Volevo un chiarimento sulla gestione separata dell’inps poichè leggo su un sito:
“È bene sottolineare che chi versa un contributo per reddito inferiore a quello minimo non percepisce l’accreditamento di tutti i contributi nell’anno, ma solo di una parte di questi, calcolati proporzionalmente rispetto a quanto versato.”
e poi sul sito internet INPS nella circolare 18 del 4-02-2014:
Com’è noto, qualora alla fine dell’anno il predetto minimale non fosse stato raggiunto, vi sarà
una contrazione dei mesi accreditati in proporzione al contributo versato (v. art. 2, comma 29,
legge 8 agosto 1995, n. 335).
Se verso in gestione separata non sono tenuto a versare il fisso inps?
Grazie mille
Michele
bene finalmente una persona che scrivo chiaro.
Buon giorno,un informazione.
mi sto aprendo una scuola di danza come faccio a regolari sul reddito annuo? Quanto potrei spendere per aprirmi una partita Iva? Grazie anna
ciao sono peruviana, e ho una partita iva con tipo di attivita 711100 degli studi di architettura. ma non mi hanno chiesto il regime fiscale quando la ho fatto da sola. adesso non so che devo fare per avere le fatture neanche quale sono i seguenti steps. non ho un commercialista e non so come trovarlo. forse mi puoi aiutare.
grazie mille.
INPS truffa legalizzata
Quanto mi costa una attività di vendita casa per casa con solo un camioncino .fatturato circa 120000 all’anno meno lacqusto del materiale.attività di vendita bibite
Sul mio blog ho pubblicato una guida gratuita che spiega tutti i passi da fare per mettersi in proprio con il dettaglio di tutte le spese che comporta la gestione di una partita IVA (http://www.il-commercialista-dei-professionisti.com).
Morale? meglio non aprire sta p.i. in italia oggi?….
salve,
le volevo chiederle se per rilevare un autolavaggio self service che tipo di partita i.v.a. ci vuole .
Buon giorno,un informazione.
tre anni fa ho aperto la partita iva per libero professionista(geometra) e rientro ne regime dei minimi, e adesso vorrei aprire un attività da (apericena, aperitivi) e vorrei costituire una società con la mia collega.
vorrei sapere più o meno a cosa vado incontro, e anche le spese inps e inal
grazie
Ciao e complimenti per l’articolo. Volevo sapere se aprendo un negozio di assistenza hardware e vendita nel campo dell’informatica il quadro dei costi che hai fatto si distaccherebbe molto dalla realtà. Credo che la forma di “ditta individuale in contabilità semplificata” sia la migliore essendo l’unico ad operare o ne consiglieresti un altra?
salve, la mia domanda è che se apro un negozio in affitto e vorrei svolgere attività di telefonia , se. attivare sim , biglietti online ho 22 anni e voglio che qual cuno mi aiuta a spiegare le cose . come devo iniziare e quante tasse dovro pagare xk mi dicono sui 3000 al anno .. cordiali saluti
Molto interessante la Sua spiegazione. A me hanno chiesto di aprire un negozio di souvenir in luogo turistico e di esserne l’unica proprietaria. Gli oggetti che venderei ( se accetto) vengono dagli Stati Uniti. Adesso dopo aver letto tutte le spese che ci sono da sostenere… Mi sento demotivata ad aprire, primo perché sono certa che sarebbero più i soldi in uscita che quelli in entrata…Sinceramente non credo che articoli come Souvenir vadano a ruba. Credo invece che sarebbe un commercio molto difficile da mantenere per poter vivere.
volevo sapere che partita dovrei aprire per animatrice da sola per feste
P.iva regime dei minimi pre 2015 non è male per avviare un’attività se non si rientra in codici ATECO che prevedono gestione con contributi INPS fissi di 3500€ annui.
Ciao Anonino, una domanda….vi e un regime favorevole per le donne che iniziano una micro-impresa ? Grazie.
Buongiorno! E’ vero che per risultare una vera PIVA è necessario fatturare a soggetti diversi e che non è possibile fatturare ad una sola società? Grazie e cordiali saluti Francesca Romana
Buona sera Stefano il 13 giugno di 2014 io i mio commercialista abbiamo deciso Di cessare la mia Partita Iva una Denominazione X … Ora vorrei riaprire con la stessa numerazione , ma nn con la stessa denominazioni
Perché poi ora nn voglio più sostenere troppe spese come Bar
Ma slo come TORREFAZIONE ho visto un localino piccolo piccolo di 14metri circa quindi vorrei fare solo torrefazione , con una vitrinetta di DIGUSTAZIONE vini i basta ,….
Quindi cosa devo fare posso usare la stessa numerazioni ….per evitare i costi????
Salve Dottore
Sono un ragazzo di 35 anni faccio l’impiegato presso una ditta, e nel tempo libero scrivo romanzi. Come sogno nel cassetto ho quello di pubblicare uno dei miei romanzi su uno di quei siti che ti aiutano a pubblicare e-book. La mia domanda è questa pubblicato il romanzo devo aprirmi la partita iva per forza per dichiarare i miei “eventuali” guadagni?
Bell’articolo complimenti!
Una cosa non mi è chiara però..
Nel caso di un webdesigner freelancer, quando parliamo di acquisto di un dominio e di un hosting ad esempio.
Se questi vengono intestati al cliente, com’è possibile scaricarli con la p.iva?