Gli errori più comuni di un Web Designer poco professionale

Con l’occasione del restyling di YIW ho avuto modo di rileggere alcuni articoli datati 2009. Molti di questi articoli avrebbero bisogno di una rispolverata, altri invece sono sempre attuali e meriterebbero di essere messi in evidenza ogni tanto, giusto per chi entra adesso nel mondo del Web Design ed ha quindi bisogno di partire dalle basi.

Uno dei miei primi articoli su YIW – a cui, devo dire, sono particolarmente affezionata, anche per il successo che ha riscosso nella versione inglese del nostro blog – riguardava una serie di esempi e consigli circa la realizzazione di siti web amatoriali: effetti grafici datati, orrori tipografici, gif animate…una bella raccolta che mostrava come il Web fosse una landa desolata di usi, abusi e poca professionalità.

Vorrei poter dire che questo articolo è tra quelli datati, che non trovano più riscontro in questo 2011/2012 ma -ahimè – non è cosi. Basta gironzolare un po’ sul web e aprire qualche sito a caso per vedere che la situazione, dopo quasi tre anni, non è cambiata di una virgola.

Questo articolo non è quindi una smentita, ma un riadattamento di quello da me redatto nel 2009: cambiano i tempi, cambiano i Web Designer, e di conseguenza cambiano gli errori. Partendo dal presupposto che nessuno dei nostri abituali lettori realizzi siti come quelli presentati nel predetto articolo (vi prego, ditemi di no!)  e che quindi non ci sia bisogno di mettere nuovamente alla gogna gif animate, intro in flash e tabelle (vi prego, ditemi di no!)  oggi vedremo quali sono gli errori che un Web Designer deve evitare se vuole lavorare in modo professionale e non amatoriale.

100 euro per un template

Premesso:  non c’è niente di male ad utilizzare template, se il budget del cliente è ridotto e si necessita di una soluzione spiccia e poco costosa. Ma se dichiari di essere un Web Designer e sei solito acquistare templates a basso costo e rivenderli a prezzi ridicoli, forse è arrivato il momento di guardare in faccia la realtà. Progettare e sviluppare siti web è un’altra cosa. Il Web Design è tutta un’altra cosa.

Se vuoi vivere di questo lavoro comincia a dare un valore a ciò che fai, perché se la tua attività non ha un valore vuol dire che non è una professione, ma un passatempo.

Cosi faccio prima

Il pensiero del ‘cosi faccio prima’ è una trappola. Lavori su un progetto, c’è un problema, trovi una soluzione scorretta ma rapida e indolore, vedi che funziona, zittisci la tua coscienza e ti ritrovi a lavorare con questi ‘trucchetti’  senza neanche farci caso. Hai imboccato un tunnel senza ritorno.

Un esempio? Carico tutta l’immagine in background, perché sezionarla e perdere tempo? Si, vabbè, sarebbe meglio per le altre risoluzioni, e la pagina sarebbe meno pesante da caricare..ma chissenefrega, cosi faccio prima!

Generalmente, in virtù di questa manfrina del fare prima, troviamo:

– Codici non ottimizzati, prelevati da terze pagine web e incollati,appesantiti da righe e righe di regole inutili;

– Blocchi di immagini anche dove dovremmo trovare del testo; nei casi più gravi le pagine web sono composti da uno/due immagini in background, in barba ai più basilari principi di accessibilità;

– Markup non validati, perché anche inserire un “alt” a tutte le immagini della pagina web è una perdita di tempo da evitare;

– Cufon dove potremmo trovare Font-face, Flash dove dovremmo integrare Javascript, soluzioni già pronte e a malapena formattate integrate con un click. Perché non si opta per la soluzione più efficace, ma per quella più veloce, alla faccia della qualità del progetto finale.

– Markup sporchissimi, generati da editor visuali “risparmia tempo”.

Abolire l’egocentrismo

i Web Designer sono egocentrici, inutile negarlo. Tuttavia, se si vuole lavorare in modo professionale, occorre soffocare l’egocentrismo ed essere in tutto e per tutto orientati alle esigenze del cliente. Non siamo Dio, non è detto che le nostre preferenze (estetiche o concettuali) siano per forza di cose quelle che deve avere il nostro cliente. Ed è normale che quest’ultimo non accetti di buon grado le nostre imposizioni, come se fossimo dei profeti del web. Ascolta il tuo cliente, sii capace di guidarlo con fermezza ma a mente aperta, sempre pronto a cambiare prospettiva e a mettere in discussione le tue scelte.

Non rispettare le scadenze

Se vuoi apparire amatoriale e poco serio, devi solo cominciare a non rispettare i tempi di consegna definiti nel contratto. Non c’è niente di meno professionale di un individuo che dimostra di non essere capace di organizzare i propri progetti e di rispettare gli impegni presi.

Prenditi sempre qualche giorno in più nella stima dei tempi di consegna: non è promettendo mari e monti in cinque giorni che ti farai una buona nomina, ma lavorando con cura su dettagli e svolgendo un lavoro di qualità. E la qualità richiede tempo e dedizione.

Il passo più lungo della gamba

E’ importante capire quali sono le proprie competenze (so fare ciò che mi chiede? sono in grado di svolgere un buon lavoro?) e qual è la disponibilità che possiamo garantire in ogni progetto (sto lavorando su altri progetti? i tempi di consegna richiesti mi vanno bene?). Non fare il passo più lungo della gamba: se sei in overdose da lavoro, non accettare un incarico se non hai la certezza di potergli dedicare la giusta attenzione e di poter rispettare le tempistiche richieste. Soprattutto, se non sai fare qualcosa, non fingerti un supereroe accettando progetti più grandi di te: se proprio vuoi allargare i tuoi orizzonti, impara a delegare e ad affidarti a colleghi che possono aiutarti a smaltire il lavoro in eccesso.

Copiare è più facile

Non copiare. Neanche se è più facile, neanche se quel sito ti piace tanto ed è proprio ciò che vuole il tuo cliente. Neanche se è quest’ultimo a chiederti palesemente di scopiazzare il sito del suo concorrente. Ci sono cose che non andrebbero fatte neanche per soldi,  e il plagio è una di queste.  Un professionista non copia il lavoro degli altri, prima di tutto perché è capace di creare progetti di qualità, in secondo luogo perché ha rispetto del lavoro altrui. E se queste due motivazioni non ti bastano, te ne do una terza: se copi prima o poi qualcuno se ne accorge. Ed è li, che la tua credibilità cola a picco, senza possibilità di recupero.

Lavorare al risparmio

Hai il tuo portfolio su un dominio di secondo livello, usi un template gratuito scaricato chissà dove e per il sito del tuo cliente utilizzi le immagini di Istock photo con il bollino in evidenza, in fondo non vedi nessun motivo per acquistare una foto a 1,50 euro o per spendere 15 euro all’anno per un servizio di hosting.

Ma se veramente non vedi nessun motivo per farlo, vuol dire che stai guardando quella che dovrebbe essere la tua professione dalla prospettiva sbagliata. E se non ti senti pronto a investire un minimo in te stesso e in ciò che credi, perché mai un ipotetico cliente dovrebbe esserlo? Perché dovrebbe considerarti un professionista, se non sei capace di presentarti come tale?

Conclusioni

Questi sono alcuni degli errori che dovremmo evitare di commettere se si vuole lavorare nel nostro settore in modo maturo e consapevole. Quest’articolo non è una critica a nessuno, ma un utile spunto di riflessione che tutti dovremmo dedicarci in questo lunedì mattina :) se ti sei riconosciutio in uno o più punti non andrai all’inferno, significa solo che devi lavorare un po’ di più su te stesso.

Sempre che tu abbia voglia di farlo :)

Tag: ,

L'autore

Web designer, lavora nel campo della grafica e dello sviluppo web da sei anni e al momento oltre a collaborare con una web agency gestisce con successo la sua attività di freelance sotto il nome di mascara design. Come molti freelance si è abituata a gestire più ruoli, spaziando dalla grafica cartacea allo sviluppo del codice xhtml e css; nonostante questo la sua passione rimane, sempre e comunque, la grafica per il web.

Sito web dell'autore | Altri articoli scritti da

Articoli correlati

48 commenti

Trackback e pingback

Non ci sono trackback e pingback disponibili per questo articolo