Freelance: Lavorare da casa potrebbe essere un incubo
Ultimamente si é letto molto sul mondo freelance: cosa fare, cosa non fare, vantaggi e svantaggi, eccetera.
Tra i vantaggi ce n’é uno in particolare: poter lavorare da casa; un miraggio, un sogno per molti, ma che potrebbe diventare un incubo.
Dedico questo articolo in particolare a Nando e Sara (che non sanno certamente a cosa stanno andando incontro) e a tutti quelli che, abituati a lavorare da casa, vivono la totale incoscienza di ciò che significa l’arrivo di un figlio.
Lavorare da casa e bambini: istruzioni per l’uso
Nel corso dei primi mesi potresti anche non accusare il colpo. Il neonato dove lo metti sta, ed ha bisogno di una sola cosa: le tette. Se sei un uomo la cosa evidentemente non ti riguarda e ti consiglio di goderti questo periodo che sarà anche l’ultimo nel quale tua moglie non potrà chiederti: “Te ne puoi occupare tu?” – magari aggiungendo – “invece di continuare a giocare con il computer” (per inciso stavo testando la sicurezza di una transazione online…).
Inizia a gattonare
La pace é finita anche se l’apocalisse è ancora là da venire. Il problema del gattonare è che si tratta di un’attività che viene svolta alla stessa altezza delle prese elettriche ed è così irresistibile la tentazione per il bambino di staccare quei buffi cordoncini bianchi o neri dalla loro apposita sede, soprattutto quando sei a 300 righe di codice non salvate, è un incentivo.
La mia soluzione è stata quella di rendere impossibile questo gioco con un tubetto di colla cianoacrilica versato nella presa.
Inizia a camminare
Quando il bambino inizia a camminare in posizione eretta, è sempre una grande gioia per i genitori non fosse altro perché i tempi dell’ingombrante passeggino (e relativo papà ridotto ad una bestia da soma) stanno per terminare.
Tieni presente che l’attività del camminare si svolge ora all’altezza di quel simpatico bottone che serve per accendere il computer (ma anche per forzarne lo spegnimento).
È irresistibile quella lucetta e poi il bambino inizia a scoprire il principio del “call to action”: Lo premo, il computer si spegne e il papà cambia colore (stavo sempre cercando di testare la sicurezza di quella transazione…).
La mia soluzione è stata prendere un pezzo della custodia rotta di un CD ed incollarla (con colla epossidica stavolta) sopra il pulsante.
Per l’accensione utilizzo un sistema wake on lan con il portatile (custodito ad un’altezza di 12 metri ovviamente).
I tempi si restringono sempre di più
Arriva il tempo in cui potrai lavorare solo quando fa il sonnellino pomeridiano (se lo fa) e la notte (se dorme). Ma anche la notte, dopo una giornata spesa a farti succhiare ogni rimasuglio della riserva di energia, rischia di non essere molto produttiva.
E comunque durante il giorno ricevi la telefonata del cliente che aveva tutto il tempo per fare il sito e che ora lo vuole entro sera, 30 messaggi in skype da Nando (che presto se ne accorgerà…), eccetera.
Ed ormai non riesci più a liberartene nemmeno con un cartone animato (potrebbe lavorare alla Pixar tanto è un esperto), no, bisogna andare al parco e poi all’esposizione dei trenini, in bicicletta, e poi…
Ma adesso sta dormendo, per fortuna posso sviluppare quella funzione complicatissima…
Come puoi vedere sono arrivato a riga 26, nemmeno un quarto di quello che avevo sperato…
Papà voglio giocare anche io con il tuo computer!
Giocare? Io non gioco… sto strutturando un flusso di condizioni… lasciamo perdere, se non sono mai riuscito a spiegarlo a tua mamma figurati a te.
Senti dammi ancora 10 minuti.
No, voglio andare al parco!
Stai tranquillo 10 minuti se ti do l’aifon? … L’aifon… ATTENZIONE
Aifon: bonus track – special edition
Ormai sono diventato un mago dell’aifon, lo sfrutto al 100% ed a volte mi vengono anche delle idee malsane. Come l’altra sera…
Devi sapere che il mio nuovo televisore è veramente hi-tech, è anche collegato alla rete wireless, fa un sacco di cose e naturalmente ha l’app per l’aifon. Si tratta di un’app che trasforma il tuo aifon nel telecomando della TV passando dalla rete wireless.
Così ho posizionato il filmato di “The ring”
e ho spento la televisione. Più tardi ho detto a mia moglie che sarei andato a fare una doccia e dal bagno, ho acceso la televisione e fatto partire il filmato. Dopo alcuni secondi le ho telefonato e con voce tenebrosa le ho detto: “Tra una settimana morirai”.
In seguito ho dovuto sedarla con delle benzodiazepine ed è una settimana che non mi rivolge la parola. Ma dai, era solo uno scherzo! Poi una settimana è passata e non sei morta, di cosa ti lamenti?
Torniamo a noi
Con l’aifon di solito riesco a distrarlo per almeno 20 minuti. È una lotta, la finestra spazio-temporale è strettissima e si sta chiudendo, sento che ormai sta eliminando gli ultimi nemici a cannonate e a colpi di macete, il rumore del sangue che sgorga dalle loro teste mozzate è assordante.
Carico il lavoro sul server… nooo il server è in crash… anche il mio PC è in crash… noooo
Conclusione
Prima di leggere questo articolo ti sarebbe sembrato assurdo ma ora converrai con me che anche se hai la possibilità di lavorare da casa, vale la pena di affittare un piccolo ufficio, uno scantinato dall’altra parte della strada, oppure fare quello che sto facendo io: chiudere la scrivania in un box insonorizzato con porta blindata ed apertura tramite scansione della retina.
Auguri!
70 commenti
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Ti capisco… eccome se ti capisco…
)-:
Ahahahah Complimenti Maurizio, veramente molto divertente!
Devi dirmi il nome dell’app per l’iPhone, voglio provare con mia sorella il tuo trucchetto!
E’ il remote control della sony, ma funziona solo su apparecchi sony collegati in rete
Ah peccato a me è Samsung. Cercherò per qualcosa di simile
Guarda che dovrebbe esserci
Che bello, proprio ieri mio figlio di nove mesi ha afferrato il cavo del mouse che pendeva dal tavolo e si è trascinato, oltre al mouse, il mio bellissimo HTC Sensation nuovo di zecca e il monitor audio che usiamo per controllarlo quando dorme. Risultato: monitor audio tenuto insieme con nastro adesivo e Sensation senza la batteria che risulta ancora dispersa… eh sì, mi diverto un sacco!
Pensa che adesso il gioco è: stacca i tasti della tastiera…
Gli ho dato una vecchia tastiera per giocare, ma evidentemente non è la stessa cosa
Complimenti per l’articolo! :)
Come ti capisco, anche se sono la mamma… >.<
Grazie alliegraywords :-)
Che dire, dopo aver letto il tuo articolo mi ci rivedo in pieno e a differenza tua mi sento fortunato, non ho dovuto incollare l’accessione nel le prese, sarà perchè è femminuccia?
Per la cronaca ha 3 anni e mi ha cancellato svariate icone presenti nel desktop in questi 3 anni, ma per fortuna c’è il cestino e le ho ripristinate, il problema sarà quando scoprirà che il cestino si può svuotare.
Un monolocale adibito a ufficio è stata l’idea migliore che ho avuto in questo ultimo decennio.
immagino che le bambine siano meno distruttive. Comunque l’ufficio separato è un investimento irrinunciabile
Dimenticavo, nonostante i 3 anni ancora la fase cammello da soma continua per me, tra tavoletta riduttore per water, borsa contenente 3 cambi completi per la pargoletta che suda un attimo e giocattoli itineranti e uno spasso andare dai parenti vari XD
tutto vero!! io ho risolto spostando l’ufficio in taverna: 2 piani insonorizzati ;)
con il portatile non ho avuto problemi, ma l’aifon ha molte incrinature :D
poi dovresti fare un articolo su come si organizza l’ambiente di lavoro a casa: scrivania, monitor esterno ecc.
Ti consiglio di rinforzare la porta della taverna e mettergli un’apertura tramite scansione della retina, perché arriverà anche li. Poi il rischio è che ti sctrappi un occhio come in demolition man per entrare…
Stavate parlando di me??? :D
Fai tu…
Troppo divertete!… Il futuro mi spaventa ora….più di Monti!
E ho addolcito la pillola che in realtà è più amara…
Confermo tutto visto che io sono nella stessa situazione.
Da lunedì inizia il nido Samuele
Grazie, qualcuno potrebbe non crederci
[Aspettiamo che anche Calò confermi, visto che anche lui ha figli :D ]
comunque, grazie, ci voleva. E’ sempre bello essere rincuorati quando si è incinti :D
Ti ho messa in guardia e ti ho fornito alcuni strumenti, di più non posso fare
Non ascoltarli….il tuo sarà un angioletto ;)
Si ma è una femmina, parte in vantaggio
mettici anche che NESSUNO tra amici, familiari e parenti crede che il tuo sia un lavoro vero (proprio perche lavori da casa e sei davanti a un computer) quindi se ti azzardi a paventare l’ipotesi “asilo nido-o-simili” passi anche per madre degenere, a volte anche gli stessi compagni faticano a comprendere di che parli nonostante condividano con te letto e lavatrice…
madoooo hai troppo ragione, le persone a cui l’abbiam detto che io non sarei rientrata a lavoro per iniziare la carriera di freelance sono rimasti senza parole, non sapevano proprio cosa dire è inconcepibile per loro sapere che io sn a casa e Samuele andrà al nido..
Speriamo solo di non ritrovarmi con il culo nell’acqua tra qualche mese e senza clienti :)
…e mettiamoci anche che se lavori da casa nessuno crede che lavori veramente e quindi tutte le pratiche (bollette-imprevisti-cambio orari-e chi più ne ha più ne metta) passano direttamente a te, mentre se sei in un ufficio a un’ora di macchina da casa vieni dimenticato per circa 11 ore!
“il bambino inizia a scoprire il principio del “call to action”: Lo premo, il computer si spegne e il papà cambia colore ”
ahhahahaha bellissima!
:-)))
Ammetto di aver riso parecchio leggendo questo articolo, quindi sono esperienze di vita vissuta queste?
Io non riesco a concepirle queste cose =P
(dall’alto dei miei 24 anni)
Certo Francesco, vita vissuta!
Io mi sono costruita un gazebino in legno in giardino, con le vetrate, è una pacchia!
Sono vicino a casa ma NON dentro casa.
Altrimenti è impossibile (ho 3 figli).
E’ stato il miglior investimento fatto nella mia vita.
Buona soluzione anche se personalmente preferirei il bunker
“….quelli che, abituati a lavorare da casa, vivono la totale incoscienza di ciò che significa l’arrivo di un figlio.”
Lavorare da casa richiede una disciplina notevole.
Se si disponde di una camera in cui RINCHIUDERSI il problema è risolto.
L’arrivo di un figlio non è mai un problema è semplicemente una situazione da gestire.
Mio figlio il giorno 13 fa 3 mesi. Adesso a differenza del mese scorso inizia a dire Aguu Aguu Aooo Aeee e in qualche modo tende a distrarti e a farti perder tempo.
Tutto sta nella collaborazione fra i genitori.
Lavoro da casa – in pigiama – da ormai un anno.
Prima andavo in ufficio e tra tangenziali, vestiti, bar, pausa caffè, andata e ritorno il livello di stress si faceva sentire durante la giornata.
Adesso tutto è miracolosamente più flessibile e tutto più semplice.
ATTENZIONE PERO’ AGLI ORARI.
LAVORARE DA CASA NEL 90% DEI CASI SIGNIFICA LAVORARE DI PIU’ SENZA CHE NESSUNO SE NE RENDA CONTO.
Le parole chiavi di tutto qesto a mio avviso sono: FOCUS & RESPONSABILITA’
Aggiungo:
Lavorare da casa significa che NON arriva mai l’ora di andare a casa.
Occhio a non cadere nel vortice perchè ogni componente della famiglia necessita della propria attenzione.
Gestiti questi aspetti secondo la mia esperienza il senso di libertà e di produttività aumenta.
Io personalmente da quando non vado in ufficio faccio il doppio delle cose e pure meglio.
….eh già.
….eh già!
uuuuuu siccome anche io faccio parte della famiglia… anche io necessito di attenzioni
Hhahhahahaha grande, mi hai fatto morire!
Diciamo che io le situazioni le ho vissute tutte…vi lamentate voi uomini, ma non sapete cosa significa quand’è la mamma a fare questo lavoro! I primi mesi (quelli della tetta, per intenderci) avevo mia figlia su un braccio che succhiava, mentre con l’altra mano lavoravo. Ovviamente per tracciare una linea o per scrivere una riga di codice ci mettevo un’eternità :)
Ora mia figlia ha 4 anni, quindi abbiamo passato la fase spine, la fase bottoni, la fase cadute, ecc.
Ora siamo nella fase cartoni animati…e per quanto ne possano dire tutte le Super Tata del mondo, sono una salvezza!!
Purtroppo i cartoni animati, a me, non sempre funzionano :-(
il problema è quando i cartoni animati li vogliono vedere sul TUO computer!!!!!
io invece i miei me li porto in ufficio le due orette che separano l’uscita dalla materna alla chiusura dell’ufficio… quando è una sola (quella di 5 anni) acnora ancora riescoa distrarla (se non fosse che ogni volta che sono al telefono viene a chiedermi cose!), ma quando c’è il piccolo attila di 3 anna o peggio acnora sono in coppia… apriti o cielo!!!!!!
impossibile!
poi sembra che il fatto che sei al telefono aumenti in modo esponenziale i loro bisogni (naturalmente immediati)
Bell’articolo :D
Io sono ancora nella fase “bestia da soma” :/
Quindi sei ancora messo bene, credimi
Ahaha articolo fantastico…non ho un bimbo, ma una ragazza che ogni due secondi entra nella stanza-studio a chiedermi “mi dai una mano con il bucato? Andiamo a fare la spesa? Mi dai una mano con l’esame? E staccati da ‘sto computer una volta ogni tanto..” .. i danni sono “simili” XD Urge uno studiolo!
Vero Nico. E la cosa peggiore è che nessuno capisce che è un lavoro
Davvero un articolo molto interessante.. io neanche ho un figlio, ma ho due fratelli di tenera età e tra chi mi chiede aiuto per i compiti, chi mi chiede di far giocare all’ aifon, chi di vedere qualche cartone o film, la confusione è veramente molta..
Sì, credo che il concetto sia simile
Il mio il “call to action” l’ha scoperto a 2 anni col videoregistratore. Prendeva la videocassetta, la infilava dal lato giusto accendeva il televisore e premeva start. Incredibilmente non ha mai cercato di scoprire se altri oggetti potevano essere riprodotti, tipo biscotti, libri…
L’aifon l’ho comprato tardi quindi lui è adesso grande, ma appena preso in mano ha cambiato la foto dello sfondo creato e rinominato cartelle, spostato tutte le icone e installato un sacco di app, visto che dopo la prima volta che inserisci la password l’appstore ti fa andare avanti liscio.
Oggi chiede a che età potrà avere un tablet, un aifon, un account facebook…
Non crede che avere un ufficio a parte sia la soluzione, perchè quando sarà abbastanza grande… e sarà inverno… e tu avrai un lavoro da consegnare e nemmeno la baby sitter che te lo tiene, lo porterai in ufficio davanti a un pc (o mac) e lui ti chiederà ogni 10 secondi 10 “mamma guarda quanti punti ho fatto” “mamma guarda questo video” “mamma posso avere una email?” e non credere che il parental control servirà a qualcosa…
Nativi digitali se li conosci li eviti!
Ancora non ti capisco…ma credo che ti capirò presto…
in ogni caso bellissimo articolo :)
Auguri Moise, ci racconerai le tue disavventure?
Io non ho figli ma aggiungo l’elemento animali in casa.
Alla mia gatta piace moltissimo camminare sul mac portatile o in alternativa sulla tavoletta grafica
C’è una differenza fondamentale. Se la chiudi di fuori o la metti in gabbia non ti ritrovi i servizi sociali in casa :-)
Puoi chiuderli fuori senza servizi sociali, ma se sono come il mio, la ritorsione è sempre poi in agguato…
Arianna, 33 anni, freelance, tre figli maschi sotto i 6 anni e un marito part-time. :)
Hai tutta la mia ammirazione!
Elisa, 30 anni due maschi di 9 e 6 anni e un marito turnista che spesso gira per casa.
I miei sono grandi, hanno superato la soglia della conoscenza digitale, conoscono ogni utilizzo di pc, ipad, lettore dvd, mp3, imac ecc… il problema sta nel fatto che si menano ogni 30 minuti, si prendono l’influenza, si tagliano con la macchinina rotta, mi chiedono insistentemente di controllare il risultato della divisione quando sono al telefono col cliente e cerco di trattare sul prezzo. Se avessi un bunker non potrei usarlo perché se tuo figlio vomita per la gastroenterite non lo puoi lasciare li da solo. Certo è che diventi una donna con i contro-cosiddetti!
Sara, sei in attesa, complimentissimi, di quanto??? Che bello. Hai voluto la bicicletta… :)
Ciao a tutti. Io non ho figli ma 10 nipoti che a rotazione sono da me. NO…eccoli …..stanno arrivando…vi prego aiutatemi mandate i soccorsi!
Metti un recinto elettrificato, per un po’ funziona
Io programmo tranquillamente con la mia bimba di due anni seduta sulle gambe o con il sediolone di fianco, ci riesco perchè le parlo continuamente, dico tutto quello che sto facendo se devo scrivere una funzione dico i comandi a voce mentre scrivo e lei e li incantata. ha imparato a dire anche subroutine… a modo suo ma lo dice .-)
Io programmo tranquillamente con la mia bimba di due anni seduta sulle gambe o con il sediolone di fianco, ci riesco perchè le parlo continuamente, dico tutto quello che sto facendo se devo scrivere una funzione dico i comandi a voce mentre scrivo e lei è li incantata. ha imparato a dire anche subroutine… a modo suo ma lo dice……… .-)
La subroutine del tuo commento è andata in loop :-)
e che ne vuoi sapere tu di programmazione che lavorate con i siti già fatti Joomla e wordpress e dite di essere webmaster e magari li vendete anche per vostri.
Diffidate dalle web agency che vendono siti creati con cms open source
Caro Mario (per la cronaca un Mario diverso da quello del primo commento !?!), non capisco la pertinenza del tuo commento rispetto al contenuto dell’articolo, ma voglio comunque risponderti.
1. Non ho mai detto di essere un webmaster (che per inciso non so nemmeno cosa voglia dire). Sono uno sviluppatore e qualcosa di programmazione, te lo assicuro, ci capisco.
2. La scelta tra un cms ed un sito tradizionale, per un professionista, non è una questione di competenza ma deriva da un ragionamento (spesso tormentato) su quale sia la migliore soluzione. Ad esempio un sito come questo sarebbe ingestibile in maniera tradizionale.
3. Ci vogliono delle abilità non da poco (nel campo della programmazione) per sviluppare plugin ed estensioni per i cms come pure per svilupparne il layout.
4. Ci vuole più tempo per sviluppare un sito basato su un cms; se si fa questa scelta è perchè si vuole poi avere in un secondo tempo una migliore possibilità di gestirne i contenuti.
5. Non capisco perché diffidare di chi vende siti creati con i cms. Guarda che spesso sono i clienti a chiederlo esplicitamente.
Mi son divertito quando ho leto tuo articolo e adesso sto pensando se voglio essere padre o no. Sono convinto che la soddisfazione di crescere un bambino non si puo comparare con nessun’altra cosa, ma si deve anche lavorare, se si vuole avere soldi per crescere il bambino.
Le cose possono coesistere. Ma se lavori da casa, è chiaro che qualche accorgimento lo devi trovare
Ciao!
Bello! bello! mi sono divertita veramente, adesso ho una bimba di 14 mesi è veramente un uragano, però non li piace per adesso il computer solo quando ci doviamo collegare con la nonna fino in messico lei muore con la webcam haha! il papa è più di stare fuori con i cani e giardino (arteggiano), quindi più natura zero tecnologia!! mentre io lavoro in camera, adesso a luglio sto pensando di fare al 100% freelance perche il mio contrato finisce, è veramente sono stufa, quando ero single lavoravo como freelance in playa del carmen mi viene da piangere così tranquilà di fronte al mare con la mia ibook g4 in quel tempo uff! pero adesso in territorio straniero è dura ragazzi, se cmq ancora lavoro per qualche albergo da lontano, ho perso tutti clienti grossi, qua ho pochi pochi, io spero di riuscire e definitivamente ho pensato di farmi l’ufficio in sofita a casa della nonna, così lei mi tiene la nipote perche unica nipote figuriamoci se non la porto ogni giorno! (scusate se la redazione in italiano non è perfetta). adoro il Vs. blog very very italian
Bellissimo articolo! Ho le lacrime agli occhi per le risate! Sono traduttrice e le fasi le ho passate tutte (anche se non ho mai attaccato niente ai bottoni del pc), ma con il secondo ho avuto l’accortezza di tenerlo lontano il più possibile dal PC (con il primo, che ora ha 5 anni, con braccio allattavo e con una mano lavoravo!) e per fortuna è meno nativo digitale del primo (però ora che va per i due anni, ha capito il telecomando, telefono, etc., meno male che esiste Pippi Calzelunghe!). Ma i vostri figli non vi dicono mai: “Mamma devo lavorare” “Devo fare un lavoro per te (in Word) o per papà (in Excel)”? Oppure “DEvo fare una ricerca con Google”? Non so come abbia fatto ma è riuscito ad aprire il modello Fax di Word (versione 2010) dopo che mi aveva visto farlo una volta!
L’idea del bunker non è malvagia… ma considerato che ho due maschi che distruggono qualunque cosa trovano, penso che troverebbero il modo di entrare ugualmente…
Grazie di farmi sentire meno sola! ;)