Gli errori più comuni di un Web Designer poco professionale
Con l’occasione del restyling di YIW ho avuto modo di rileggere alcuni articoli datati 2009. Molti di questi articoli avrebbero bisogno di una rispolverata, altri invece sono sempre attuali e meriterebbero di essere messi in evidenza ogni tanto, giusto per chi entra adesso nel mondo del Web Design ed ha quindi bisogno di partire dalle basi.
Uno dei miei primi articoli su YIW – a cui, devo dire, sono particolarmente affezionata, anche per il successo che ha riscosso nella versione inglese del nostro blog – riguardava una serie di esempi e consigli circa la realizzazione di siti web amatoriali: effetti grafici datati, orrori tipografici, gif animate…una bella raccolta che mostrava come il Web fosse una landa desolata di usi, abusi e poca professionalità.
Vorrei poter dire che questo articolo è tra quelli datati, che non trovano più riscontro in questo 2011/2012 ma -ahimè – non è cosi. Basta gironzolare un po’ sul web e aprire qualche sito a caso per vedere che la situazione, dopo quasi tre anni, non è cambiata di una virgola.
Questo articolo non è quindi una smentita, ma un riadattamento di quello da me redatto nel 2009: cambiano i tempi, cambiano i Web Designer, e di conseguenza cambiano gli errori. Partendo dal presupposto che nessuno dei nostri abituali lettori realizzi siti come quelli presentati nel predetto articolo (vi prego, ditemi di no!) e che quindi non ci sia bisogno di mettere nuovamente alla gogna gif animate, intro in flash e tabelle (vi prego, ditemi di no!) oggi vedremo quali sono gli errori che un Web Designer deve evitare se vuole lavorare in modo professionale e non amatoriale.
100 euro per un template
Premesso: non c’è niente di male ad utilizzare template, se il budget del cliente è ridotto e si necessita di una soluzione spiccia e poco costosa. Ma se dichiari di essere un Web Designer e sei solito acquistare templates a basso costo e rivenderli a prezzi ridicoli, forse è arrivato il momento di guardare in faccia la realtà. Progettare e sviluppare siti web è un’altra cosa. Il Web Design è tutta un’altra cosa.
Se vuoi vivere di questo lavoro comincia a dare un valore a ciò che fai, perché se la tua attività non ha un valore vuol dire che non è una professione, ma un passatempo.
Cosi faccio prima
Il pensiero del ‘cosi faccio prima’ è una trappola. Lavori su un progetto, c’è un problema, trovi una soluzione scorretta ma rapida e indolore, vedi che funziona, zittisci la tua coscienza e ti ritrovi a lavorare con questi ‘trucchetti’ senza neanche farci caso. Hai imboccato un tunnel senza ritorno.
Un esempio? Carico tutta l’immagine in background, perché sezionarla e perdere tempo? Si, vabbè, sarebbe meglio per le altre risoluzioni, e la pagina sarebbe meno pesante da caricare..ma chissenefrega, cosi faccio prima!
Generalmente, in virtù di questa manfrina del fare prima, troviamo:
– Codici non ottimizzati, prelevati da terze pagine web e incollati,appesantiti da righe e righe di regole inutili;
– Blocchi di immagini anche dove dovremmo trovare del testo; nei casi più gravi le pagine web sono composti da uno/due immagini in background, in barba ai più basilari principi di accessibilità;
– Markup non validati, perché anche inserire un “alt” a tutte le immagini della pagina web è una perdita di tempo da evitare;
– Cufon dove potremmo trovare Font-face, Flash dove dovremmo integrare Javascript, soluzioni già pronte e a malapena formattate integrate con un click. Perché non si opta per la soluzione più efficace, ma per quella più veloce, alla faccia della qualità del progetto finale.
– Markup sporchissimi, generati da editor visuali “risparmia tempo”.
Abolire l’egocentrismo
i Web Designer sono egocentrici, inutile negarlo. Tuttavia, se si vuole lavorare in modo professionale, occorre soffocare l’egocentrismo ed essere in tutto e per tutto orientati alle esigenze del cliente. Non siamo Dio, non è detto che le nostre preferenze (estetiche o concettuali) siano per forza di cose quelle che deve avere il nostro cliente. Ed è normale che quest’ultimo non accetti di buon grado le nostre imposizioni, come se fossimo dei profeti del web. Ascolta il tuo cliente, sii capace di guidarlo con fermezza ma a mente aperta, sempre pronto a cambiare prospettiva e a mettere in discussione le tue scelte.
Non rispettare le scadenze
Se vuoi apparire amatoriale e poco serio, devi solo cominciare a non rispettare i tempi di consegna definiti nel contratto. Non c’è niente di meno professionale di un individuo che dimostra di non essere capace di organizzare i propri progetti e di rispettare gli impegni presi.
Prenditi sempre qualche giorno in più nella stima dei tempi di consegna: non è promettendo mari e monti in cinque giorni che ti farai una buona nomina, ma lavorando con cura su dettagli e svolgendo un lavoro di qualità. E la qualità richiede tempo e dedizione.
Il passo più lungo della gamba
E’ importante capire quali sono le proprie competenze (so fare ciò che mi chiede? sono in grado di svolgere un buon lavoro?) e qual è la disponibilità che possiamo garantire in ogni progetto (sto lavorando su altri progetti? i tempi di consegna richiesti mi vanno bene?). Non fare il passo più lungo della gamba: se sei in overdose da lavoro, non accettare un incarico se non hai la certezza di potergli dedicare la giusta attenzione e di poter rispettare le tempistiche richieste. Soprattutto, se non sai fare qualcosa, non fingerti un supereroe accettando progetti più grandi di te: se proprio vuoi allargare i tuoi orizzonti, impara a delegare e ad affidarti a colleghi che possono aiutarti a smaltire il lavoro in eccesso.
Copiare è più facile
Non copiare. Neanche se è più facile, neanche se quel sito ti piace tanto ed è proprio ciò che vuole il tuo cliente. Neanche se è quest’ultimo a chiederti palesemente di scopiazzare il sito del suo concorrente. Ci sono cose che non andrebbero fatte neanche per soldi, e il plagio è una di queste. Un professionista non copia il lavoro degli altri, prima di tutto perché è capace di creare progetti di qualità, in secondo luogo perché ha rispetto del lavoro altrui. E se queste due motivazioni non ti bastano, te ne do una terza: se copi prima o poi qualcuno se ne accorge. Ed è li, che la tua credibilità cola a picco, senza possibilità di recupero.
Lavorare al risparmio
Hai il tuo portfolio su un dominio di secondo livello, usi un template gratuito scaricato chissà dove e per il sito del tuo cliente utilizzi le immagini di Istock photo con il bollino in evidenza, in fondo non vedi nessun motivo per acquistare una foto a 1,50 euro o per spendere 15 euro all’anno per un servizio di hosting.
Ma se veramente non vedi nessun motivo per farlo, vuol dire che stai guardando quella che dovrebbe essere la tua professione dalla prospettiva sbagliata. E se non ti senti pronto a investire un minimo in te stesso e in ciò che credi, perché mai un ipotetico cliente dovrebbe esserlo? Perché dovrebbe considerarti un professionista, se non sei capace di presentarti come tale?
Conclusioni
Questi sono alcuni degli errori che dovremmo evitare di commettere se si vuole lavorare nel nostro settore in modo maturo e consapevole. Quest’articolo non è una critica a nessuno, ma un utile spunto di riflessione che tutti dovremmo dedicarci in questo lunedì mattina :) se ti sei riconosciutio in uno o più punti non andrai all’inferno, significa solo che devi lavorare un po’ di più su te stesso.
Sempre che tu abbia voglia di farlo :)
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Ciao Sara, un grande articolo per iniziare alla grande questa settimana e per rispolverare qualche “cattiva abitudine”, cogliendo l’occasione per farsi un bell’esame di coscienza (anche io, per fare prima, spesso copio i miei stessi codici da altri miei progetti senza riaddattarli al 100% ed è un’abitudine che pian piano sto perdendo, piuttosto mi sto creando una sorta di “framework” per evitare di scrivere ogni volta le stesse cose)…..complimentissimi e buon lunedì :)
E’ una cattiva abitudine che sto cercando di vincere anche io. Come si dice, capire di avere un problema è il primo passo per uscirne (sa molto di alcolisti anonimi, ma vabbè) :D
Solo per aggiungere, umilmente, che i markup “alt” nelle immagini non sono affatto inutili se si vuole un sito web decentemente ottimizzato per gli Mdr.
Grandi verità! mi trovo d’accordo soprattutto sul discorso del non prendere lavori se non si è in grado di portarli a termine. Personalmente sto sempre attento a quali e quanti lavoro accettare, perchè una cosa che molti “colleghi” sembrano non capire è che chi troppo vuole nulla stringe…meglio lavorare meno, ma bene e fare si che i clienti siano soddisfatti, invece di puntare sulla quantità, stressarsi e alla fine fare tutto male!!
Qualità, non quantità! A proposito di passi più lunghi della gamba, se non l’hai ancora fatto, ti consiglio di leggere questo articolo di Nando :)
Avere un sito in Altervista ipoteticamente non significa niente.Anche perchè la scocca del sito è dietro.Sono d’accordo negli alti punti.
*altri punti.
Non sono d’accordo, Ivan. Credo che una cosa sia avere http://www.ivanzammitti.it sul biglietto da visita, un’altra sia avere http://www.ivanzammitti.altervista.it. Nessun professionista si presenterebbe al proprio cliente con un portfolio hostato su un provider gratuito, e se guardi i siti dei ‘grandi’ del settore, siano essi italiani o meno, puoi rendertene conto.
Metaforicamente, è come se un avvocato invece di presentarsi con un biglietto da visita si presentasse con un post-it :) Oltretutto il costo di hosting e dominio, su siti come Netsons, è di 15 euro all’anno, una spesa abbastanza gestibile.
E’ più che altro per convenzione data dal mercato web design, si lo so,lo ammetto è più professionale avere un proprio dominio,ma anche penso sia dettato da alcune regole, perchè ad esempio una donna se è bella, è bella lo stesso con un Armani o con un sacco d’immondizia. Se parli dal punto di vista d’immagine ok,ti do super ragione, ma non sotto il livello professionale, perchè potrei fare sito tabellare col dominio professionale.
Bè anche il mio sito e il mio blog stanno su altervista, quindi non posso fare altro che condividere la tua opinione…………tutti denigrano questo hosting, “è gratuito, non ci fai una bella figura ecc. ecc. ma nessuno si prende la briga di dire che pur essendo gratuito offre servizi e assistenza che alcuni hosting “di marca” non danno, e volendo danno anche la possibilità di avere un un dirizzo .com o .it a prezzi nettamente inferiori di hosting a pagamento che spesso sono a diri poco osceni per i prezzi che chiedono.
@Ivan, si, ovviamente una cosa sono le competenze tecniche, una cosa è l’immagine. Non sto dicendo che un sito sul altervista dev’essere fatto per forza di cose male, o viceversa. Parlo solo di come ci si presenta sul web: purtroppo o per fortuna altervista viene associata agli smanettoni adolescenti, e questo non è propriamente il massimo. Una modella sarà anche bella con un sacco dell’immondizia addosso, ma se si vestisse in modo sciatto e non curato non credo che avrebbe molte occasioni per sfilare :)
Cristiano, nessuno mette in dubbio il servizio offerto da Altervista, ci mancherebbe :)
Ma se si parla di immagine e dell’apparire professionali, Altervista – ma non solo lui – non va bene. Nel campo della comunicazione (e il Web Design questo è, alla fine, comunicazione) l’immagine ha una rilevanza che non puoi neanche immaginare. Come parli, cosa dici, come è strutturato il tuo preventivo, cosa scrivi nel contratto, i contenuti del tuo sito…tutto dice qualcosa di te. E questo è mooolto, molto pericoloso, se vuoi veramente vivere facendo ciò che fai. :)
Concordo sulla professionalità e sulla qualità dei lavori che si presentano…… infondo il lavoro sta tutto lì, ma al tuo “altervista viene associata agli smanettoni adolescenti”…..ti posso far seguire “A…A (noto hosting di cui non voglio far pubblicità) spero si capisca :)……….è associato al massimo che puoi chiedere in fatto di hosting”……… il primo nome che viene in mente quando una persona apre un dominio è quello……….
Alla fine però le lamentele a me arrivano sempre dai clienti del secondo e da altri simili :)
“Quando Re Mida fu circondato dall’oro……..cercò semplicemente qualche cosa da mangiare” proverbio del mio ex insegnante :)
D’accordissimo proprio su tutto tutto! Aggiungo che i lavori fatti sui template di altri, se non presentano cambiamenti drastici, è meglio non inserirli nel port-folio.
Mi trovi d’accordo anche su questo punto, Anna :)
Credevo di essere l’unico idiota che ama realizzare i template da zero scrivendo il css ad hoc per ogni template!
Mi avete rincuorato! :)
La moda dei template già pronti la lascerei a chi è agli inizi o agli smanettoni.
Personalmene non amo comprare i layout per fare prima!
Al max preferisco venderli! ;)
Anche a me piace costruire da zero, disegnare, progettare, vedere il sito che piano piano prende forma nel browser..sono emozioni che nessun template da modificare può farti :)
Pienamente d’accordo su tutta la linea!
Tempo fa mi si presentò un cliente che voleva che copiassi di sana pianta un sito concorrente, facendo appena qualche modifica perchè la cosa non fosse proprio spudorata. Cercai di farlo ragionare e gli spiegai la differenza tra prendere ispirazione e clonare. Gli presentai alcune bozze prendendo spunto da quel sito, e alla fine riuscii a convincerlo e scelse un layout. Dopo qualche giorno tornò alla carica, voleva che “rubassi” tutte le foto dei prodotti da quel maledetto sito e le incollassi sul suo. Un’altra lotta per farlo ragionare e alla fine si convinse.
Quando, a fine lavoro, lo chiamai per fissare l’appuntamento per la consegna del sito iniziò a tirare fuori mille pretesti, come se del sito non gliene fregasse più niente. Io ovviamente non lo chiamai più, anche perchè avevo incassato tre quarti della somma stabilita (che erano comunque una bella cifra) e non mi andava certo di stare ad elemosinare quel che restava a un’idiota del genere.
Morale della favola, son passati più di tre mesi e quel povero sito giace ancora abbandonato aspettando che l’imbecille che l’ha commissionato si faccia vivo.
E io dopo questa esperienza mi sono data una nuova regola: non accettare mai più lavori da chi mi chiede di scopiazzare.
Mi piace YIW perchè permette di condividere tutte queste esperienze :) hai imparato dai tuoi errori e questo ti fa onore, complimenti :)
Ciao, molto pungente come post! :-)
Ad ogni modo doveroso, visto la gente che gira in lungo e in largo per il web.
Brava!
Pungente, ma non cattivo..non mi sono rivolta a nessuno in particolare, erano solo considerazioni “mie” (ma non solo mie), niente di più, niente di meno :)
non voglio andare al inferno !!!! :(
battezzatemi !!!! per favore!!!
ahhahaha….quale orribile delitto hai commesso? (voce tonante che viene dall’alto) :D
Ciao Sarah sono più che d’accordo anch’io! Ho iniziato a scrivere siti su Blocco Note e direi meno male che mi hanno insegnato fin da subito questa pratica! ancora oggi preferisco partire da quella bella pagina bianca così pulita e senza quei terribili codici dovuti agli editor visuali!
per il resto del tuo discorso..verissimo l’egocentrismo..purtroppo capire gli altri gusti ..soprattutto quando sono lontanissimi dai propri è uno dei difetti più difficili da smussare!..
Quando vedo il codice generato da certi editor mi viene l’orticaria :(
Per il discorso dell’ego, c’è da dire che non va bene neanche la cosa opposta, ovvero la filosofia del “cliente ha sempre ragione”, quindi chissenefrega. In ogni cosa ci vuole la giusta misura, il cliente va ascoltato e guidato verso la soluzione ottimale per lui, altrimenti non si è più consulenti ma dei semplici manovali del web :)
la cosa più bella sarebbe vivere in un mondo in cui le tue bozze vengono arricchite da critiche costruttive, il cliente a cui spieghi il perchè non è giusto inserire la musica di sottofondo comprende le tue parole e lascia perdere questa sua fissazione, e quando fai gestire a un’altra persona un sito che hai creato …il sito rimane uguale a come era stato partorito!
anche questo è egocentrismo ..un po’ utopico! :-)
Ciao a tutti! complimenti per l’articolo!so che questo non è il luogo adatto, ma vorrei un consiglio.
Sono super appassionata di internet e ora vorrei creare un sito! le mie competenze fino ad ora sono state esperienze con wordpress e ora ho finito di “studiare” html.
quali sono le prossime cose che devo imparare? io pensavo html –> css –> php
sbaglio? consiglii?
Ciao Giulia, si, direi che HTML/CSS e PHP vadano bene per iniziare. Leggi anche qualcosa sull’usabilità e sull’accessibilità, cosi da formarti a tutto tondo :)
In tutta franchezza la frase su AlterVista potevi risparmiarla. Se proprio volevi consigliare di utilizzare il dominio di secondo livello, non era necessario citare alcun nome. Trovo decisamente irrispettoso citare il più grande hosting free italiano (e non solo perché ci lavoro) associandolo alla mancanza di professionalità. Innanzitutto non sta scritto da nessuna parte che un hosting a pagamento ti dia un servizio migliore, anzi, se chiedessi un po’in giro all’utenza che ha provato entrambi vedresti qual è la realtà. Inoltre i domini di secondo livello sono disponibili anche se non come vhost, ma per un portfolio sono più che sufficienti.
Su questo blog ho letto spesso vari articoli che sfatano luoghi comuni (cito ad esempio quelli sui pregiudizi dei clienti nei confronti dei web designer). Bene, in questo (ma anche in quello che leggo nelle risposte ai commenti) vi fate paladini di uno dei più grandi luoghi comuni, cioè che free hosting è sinonimo di andare al risparmio e di poca professionalità. Non sarebbe ora di passare oltre?
alla luce dei miei commenti postati sopra……e di alcune cattive esperienze con gli host a pagamento…….mi fa piacere che qualcuno la pensi come me………
Ciao Niccolò,
come giustamente mi hai fatto notare, quella parte del mio articolo poteva apparire irrispettosa verso Altervista, per cui ho provveduto a modificarlo come da te suggerito. Quello che voglio chiarire – mi sembra di essere stata fraintesa – è che non era mia intenzione puntare il dito verso Altervista nello specifico, ho utilizzato questo esempio perchè è il dominio che vedo usare dalla maggior parte dei web designer alle prime armi, ma avrei potuto tranquillamente citare wordpress.org o tantissimi altri servizi simili. Non era quindi mia intenzione criticare il servizio di hosting, ma il presentarsi utilizzando un dominio di secondo livello.
Sul resto non mi trovi d’accordo.
Non credo affatto che per un portfolio un dominio di secondo livello (di qualsiasi provider si parli) vada più che bene, come del resto – sempre in riferimento alla mia critica sul dominio di II livello – non credo che un sito su Pagine Gialle sia una buona scelta per un’azienda che vuole crearsi una certa immagine sul Web. Sono abbastanza sicura che non troveremo mai siti come quello della Coca Cola, o di un qualsiasi altro prodotto che abbia alle spalle un brand professionale su un dominio di secondo livello, e parlando di Web Design, non credo che personaggi come Zeldman, Chris Coyier e gli altri professionisti del settore farebbero altrettanto. Quando questo succederà, sarò pronta a ricredermi :)
Poi ognuno è libero di pensarla come vuole, ovviamente :)
Ti ringrazio per la correzione ;) Con il dominio di secondo livello non intendevo altervista.org, ma per es. niccolotapparo.it (che su AV sono disponibili). Nel testo del post potresti correggere con “avere il portfolio su un dominio di terzo livello” (cioè xxx.provider.com).
Dal punto di vista professionale, secondo me spesso il dominio di secondo livello è sopravvalutato. Quando si parla di realtà piccole (come la maggioranza del tessuto produttivo italiano) spesso l’appartenenza ad un network come Pagine Gialle, può aiutare, sia dal punto di vista SEO che per la visibilità grazie ai servizi aggiuntivi di cui si può usufruire. Spesso infatti non si hanno sufficienti risorse umane per gestire nel completo la comunicazione via web e un supporto può essere utile.
Da un certo livello in poi chiaramente un proprio dominio di secondo livello è necessario per lo sviluppo del proprio brand (anche se non è una regola scritta, ci sono le dovute eccezioni). Per esempio (ma questa è la mia criticabilissima opinione) sono convinto che yiw avrebbe avuto lo stesso successo anche come yiw.altervista.org per via della sua qualità dei contenuti.
Terzi domini, immagine, copia e incolla di template e codici di programmazione..
..sono rovinato:
– copio e incollo gli script che faccio (lc/ls) per risparmiare tempo,
– mi sono fatto un logo personale “multi-formato” ma..
– ..ho un dominio personale ancora in costruzione che non riporta il mio nome e cognome (e neanche i “miei colori ufficiali” -vedi secondo punto),
-..un altro dominio riguardante un progetto già online ma in fase di revisione,
-..faccio tutto da zero (tranne il primo punto di cui sopra) perchè non ho intenzione di mettere mano a CMS che “mi farebbero” in 5 minuti (causa del terzo punto)
-..e..
-..ho un dominio su altervista……che però non uso :-P (causa altro dominio ancora dedicato a clienti..)
…mondo crudele…ciao grandi, ciao mascara pungente :)
Sono con te al 100%. Ma provo a girare la questione dal lato cliente, se è il cliente che ti da un template da 10 € e ti dice che lo vuole cosi? Quanto le puoi far pagare le 20 ore a rifarlo? Oppure quando ti porta le foto scaricate da google 200×200 e vuole usarle come BG?
Penso che a volte la “pigrizia” non possa essere evitata, ma concordo che il Nostro lavoro che ci piace è un’altro.
bye
ma a parte il gruppetto degli sfiatati che ti fanno compagnia qui ti e’ mai capitato di trovare qualcuno che ti dice davvero cosa ne pensa per esempio di questo “blog”?
Uhm, fammi pensare…no :D ma prima o poi qualcuno dovrà pur cominciare! Su, dimmi cosa ne pensi del nostro “blog” :)
I complimenti sono d’obbligo per tutto il lavoro che sta dietro al forum, al magazine e al Blog. Credo che oltre ai soliti smielati complimenti ci sia bisogno a volta di iniziare anche un costruttivo dialogo, principalmente lo faccio per migliorarmi. Non me ne voglia chi si sente offeso ma l’unica pecca di questa fantastica risorsa web è la mancanza di confronti costruttivi. O troppo critici, senza alcuna motivazione, o troppo sdolcinati al limite dell’overdose, anche se ho seguito la diatriba su Altervista e sul discorso professionalità sono d’accordo con l’autrice, meno su quello della qualità.
Ora parliamo dell’articolo… Mi è piaciuto molto, anche perché mi ha fatto riflettere e su un paio di punti mi permetto di dissentire. Il discorso che sto per fare potrebbe sembrare troppo generico, ma ci tengo a focalizzare questo punto, ovvero la differenza tra l’originale e il copiato. A prima vista potrebbe sembrare che i due termini possano differenziarsi senza troppo affanno, in realtà io credo che ci sia veramente poca differenza tra le due cose, ora spiego perché.
Sorrido quando vedo chi ostenta originalità pura, nuda e cruda al 110% senza riconoscere con un minimo di onestà intellettuale che la maggior parte dei lavori che i creativi fanno sono soltanto copie riadattate di ciò che hanno rielaborato dalle loro esperienze. Ci mancherebbe che non fosse così! anzi, tutto il mondo è sempre andato così, le influenze la fanno da padrone e gli stessi grandi scrittori della storia, sebbene non tutti, sono stati influenzati da altri scrittori.
Il discorso è diverso quando nel campo della grafica, si ostenta un’originalità che per essere definita tale si avvicina molto ad uno stereotipo, ed ecco che mi ritrovo sotto gli occhi il solito sito stile grunge, quello fatto con la biro, quello fatto stile Apple, quello bianco minimalista con la scelta di due (ma anche uno può bastare) colori etc etc etc… Sta poi chiaramente al Web Designer/Grafico/Creativo dare quel tocco di originalità per differenziare il concetto di base.
Alla fine dopo tutta questa matassa di parole, dove voglio arrivare? semplicemente a dire che non è facile dire agli altri di essere originali, probabilmente soltanto un 1% della popolazione mondiale può definirsi tale, in fondo tutto ciò che facciamo sarà sempre una copia più o meno rielaborata di ciò che ha fatto qualcun altro. La mia quindi è semplicemente una puntualizzazione. Inoltre credo che nel drammatizzare certi argomenti (si imbocca un tunnel senza ritorno) si rischi di esagerare, il web è bello perché è libero e questo sito ne è la prova lampante. E a volte le cose più semplici sono le più belle, quindi io mi sento di dire: navigate navigate navigate! rubate i segreti di chi è meglio di voi, cercate scorciatoie per velocizzare il vostro lavoro, adattate le idee degli altri alle vostre, solo così riuscirete a raggiungere il giusto mix per fare qualcosa di decente. I professionisti non hanno di che preoccuparsi di questo proliferare di conoscenza (Io sono un fotografo e sono contento che oggi tutti usino reflex digitali al limite della professionalità) però nemmeno possono pretendere di decidere chi lavora bene e chi no. Sono abituato a non confrontare i lavori dai preventivi ma dalla resa finale,e purtroppo ho visto siti costati 15.000 euro che uno “smanettone” su wordpress poteva fare a 1.000. C’est la vie!
Onde evitare flame, il mio discorso è abbastanza generico, senza riferimenti particolari.
Scusate se ho scritto troppo, sono in pausa tri-caffè, in un montaggio notturno.
C ya
Ciao Filippo, che bello leggere un commento tanto aperto al dialogo e al confronto :) Hai ragione, spesso qui manca un confronto costruttivo, ma non me ne volere: non penso che la colpa sia nostra. Non ci siamo mai tirati indietro davanti alla possibilità di confrontarci. In questi tre anni abbiamo scritto tantissimi articoli che hanno generato dibattiti molto interessanti (se dai un’occhiata ai post più commentati puoi vederne alcuni) e credo che questi articoli abbiano un valore aggiunto per il nostro blog e per la community in genere non indifferente. Non siamo amanti dei commenti in stile ‘bellissimo articolo, ciao’, anzi: preferiamo di gran lunga i commenti come il tuo, capaci di generare un ‘botta e risposta’ e uno spunto di riflessione. Detto ciò, veniamo a noi.
Sulla differenza tra il prendere ispirazione (riadattando sulla base delle proprie esigenze, rielaborando idee già viste, ecc) ho scritto abbondantemente in questo articolo dove faccio oltretutto vedere come ‘prendere’ delle idee grafiche altrui e rielaborarle in un modo nuovo e che sia solo ‘nostro’.
Non sono un’ipocrita: prendere ispirazione fa parte del processo creativo, niente di più, niente di meno. Ma il copiare, se permetti, penso sia un’altra cosa. :) Ci sono siti di presunti web designers che clonano in tutto e per tutto (grafica, codice, addirittura testi!) i siti di altri professionisti e aziende, e in questo caso non me la sento proprio di parlare di processo creativo!
Personalmente penso che l’essere originali non significhi solo il creare qualcosa da zero: anche saper mixare cose già esistenti in un modo più ‘personale’ può dare vita a qualcosa di assolutamente creativo ed efficace.
Su questo punto poi:
devo dire che non mi trovo affatto d’accordo, soprattutto sul ‘cercate scorciatoie per velocizzare il lavoro’. Che tristezza se un lavoro che potremmo definire ‘creativo’ si basasse su scorciatoie e riadattamenti di altri lavori..! Va bene guardare i lavori altrui, e magari trarne ispirazione…ma quello che dici tu è un pelino differente.
E’ ovvio che i lavori vengano giudicati sulla base della resa finale, ci mancherebbe. E anche io, come te, ho visto persone chiedere cifre esose per progetti che non valevano assolutamente quei prezzi, come del resto conosco persone capaci di realizzare lavori di qualità e che si svendono al miglior offerente per ‘tirare a campare’.
Ma per questo punto, forse sono io che ancora sono poco sveglia? non capisco in che modo tu sia in disaccordo con quanto ho scritto nell’articolo :)
Un momento, io non ho mai detto di essere in disaccordo su tutte le cose scritte, e se l’ho scritto mi son spiegato male. Anche perchè, detto tra noi, quello che hai scritto è difficilmente contestabile, è come dire “non uccidiamo le persone” chi può dire che sia giusto il contrario ? Comunque capisco che l’ora a cui l’ho scritto ha “smostrato” un po’ le mie mire.
Sul plagio non si discute nemmeno, ovviamente è da condannare. Sulla velocità del lavoro devo dissentire, perchè a questo punto viene fuori la mia teoria applicabile anche alla narrativa. Il libro/prodotto realizzato viene inteso come opera d’arte o come prodotto artigianale e quindi meramente commerciale? non credo ci sia un giusto o uno sbagliato, sono solo due modi di vedere la stessa situazione. Se mi vengono chieste determinate commesse da rispettare entro un determinato tempo (mettiamo ad esempio due settimane) con determinate richieste. Alla fine quello che conta è che il cliente abbia ciò che ha chiesto. Il tutto conforme a quanto ha intenzione di pagare. Considero snobbista la teoria del rifiutare il cliente se ha un budget basso a disposizione. Sia chiaro, chi se lo può permettere perchè ha una situazione economica stabile e florida fa bene, anzi benissimo. Ma non credo sia giusto dire a tutti i ragazzi, specialmente giovani, che vi seguono, di snobbare i clienti low cost. Anche perchè un vero professionista non dovrebbe temere la scarsa qualità degli altri che lavorano a prezzi più bassi, e probabilmente c’è qualcuno che a casa deve riportare qualche soldo per campare. Se mi mettessi a dire di no a tutti solo perchè non voglio “abbassarmi” a quel cliente o all’altro, morirei di fame (proprio perchè non vivo di luce riflessa).
Io non temo chi abusa di photoshop nel fare le foto, nemmeno chi compra obiettivi da 6.000 euro e poi scatta in automatico, la qualità, se presente emerge da se. Chi ha paura della concorrenza low cost è perchè sa che la propria qualità non è superiore a quella low cost, oppure perchè effettivamente la domanda di ora mira a costi disumani. Sul valore del lavoro sono super d’accordo ma credo che i giovani debbano iniziare a farsi furbi, proprio come lo sono i clienti (anche quelli che fanno finta di non esserlo). Io capisco anche certi imprenditori piccoli o negozianti che non hanno tanta disponibilità economica e che disperati si affidano a internet come ultima risorsa con tutti i problemi del caso ovviamente.
Onde evitare fraintendimenti, ripeto che la mia critica non è negativa, la critica può essere anche positiva :) Volevo solo fare una piccola puntualizzazione sul messaggio che io avevo recepito, giusto per sapere se avevo capito bene.
I Furbacchioni che lavorano male e si fanno pagare tanto ci sono e ci saranno sempre, ma forse hanno altre qualità che altri non hanno… chissà. Il Web Designer è anche colui che sa vendere una cosa, oltre a disegnarla…
Sono d’accordo con te sul blog, non è certo colpa vostra se la qualità dei commenti è quella che è!!! poi ho letto poco quindi dovrei approfondire un po’ il blog a dire il vero, magari sono stato solo sfortunato nel leggere i commenti :)
se continuo a scrivere finisco per farmi una supercazzola da solo… se ho scritto cose insensate è regolare…alla prossima!
Bhe direi che http://www.mascaradesign.it non rispetta proprio per niente ciò che hai elencato in questo articolo.
Mi aspettavo un sito ben diverso.
Grazie per aver espresso il tuo parere, come sempre le opinioni dei troll vengono prese molto seriamente in questo blog :D
Sento puzza di egocentrismo nel tuo commento o sbaglio? non hai neanche voluto sapere i motivi della mia critica.. e prima di dare del troll a qualcuno che non conosci starei bene attento.. ci fai una figura di merda e basta.
Forse dovresti riceverli i consigli anzi che darli.
La tua non era una critica. Una critica ben articolata si compone di un’analisi, una spiegazione esauriente della propria tesi, un’argomentazione insomma. Il tuo è stato semplicemente un commento buttato li, senza nè arte nè parte, fatto ovviamente con un nome e un’e-mail fittizia.
comunque, ripeto, grazie per il tuo interessantissimo commento e buona serata :)
Mi aspettavo un po di interessamento in proposito da parte tua.. non un muro mestruato. La mail non la metto perché preferisco mantenere la mia privacy.
Ci sarebbero molte cose da criticare sul tuo sito, per non parlare dei siti nel tuo portfolio!!
Parli di font-face ma il tuo sito parla da solo.. immagini ovunque! solo con i separatori arrivi a 14 elementi img in prima pagina!
Ah giusto il corpo centrale non mi si centra.. sai che ormai i monitor full hd sono abbastanza diffusi? siamo nel 2012! hai mai provato a vedere cosa succede?
Il logo non è nemmeno linkato alla home.. va bhe do un occhio al portfolio.
Mancano i link a tutti i tuoi siti.. e il secondo sito è di una cartomante, ma dico a te sembra professionale????
A me vengono i brividi sinceramente. Guardo quello di equitazione, anzi lo cerco e cosa trovo? il sito vecchio che illustri di aver cambiato!
Tocca a http://www.fiestacaliente.com e mi urta proprio alla vista. Dai ma non ti vergogni?
Provo con un altro, uno che mi ispira dalle immagini ,quello di “piantini”. Lo analizzo e cosa trovo? le tabelle??????
Ora mi chiedo ma per te fare siti web significa esportare in html un psd in photoshop o sei rimasta negli anni 90??
Mi dispiace informarti che i siti che stai prendendo come riferimento non sono stati sviluppati da me. Di quei lavori mi sono occupata solo della progettazione grafica, perciò per codici e tabelle puoi lamentarti con gli sviluppatori che li hanno realizzati. Allo stesso modo, di Umbria Equitazione e di Fiesta Caliente ho ideato il restyling grafico, che i nuovi siti non siano ancora online non mi riguarda. Ed è per questo che non metto il link ai siti online, ma guarda te. Il sito del cartomante..non professionale? ma di cosa stiamo parlando esattamente? ti stai aggrappando a chissà quali specchi, e vabbè.
Ps. il mio sito non ti appare centrato perchè NON LO E’. E’ appositamente allineato a sinistra, e se non l’hai capito bè…che aggiungere? :)
Ps2. Tutte le critiche che hai provato a rivoglermi non hanno niente a che fare con l’argomento di questo articolo. Quindi, oltre che TROLL, sei palesemente OT.
Comunque ti ho già dato troppo spazio, pensa ciò che vuoi, il mondo è bello perchè è vario! buonanotte :)
Questi sono punti che hai elencato te ho sbaglio?
– Codici non ottimizzati, prelevati da terze pagine web e incollati,appesantiti da righe e righe di regole inutili;
– Blocchi di immagini anche dove dovremmo trovare del testo; nei casi più gravi le pagine web sono composti da uno/due immagini in background, in barba ai più basilari principi di accessibilità;
– Markup non validati, perché anche inserire un “alt” a tutte le immagini della pagina web è una perdita di tempo da evitare;
– Cufon dove potremmo trovare Font-face, Flash dove dovremmo integrare Javascript, soluzioni già pronte e a malapena formattate integrate con un click. Perché non si opta per la soluzione più efficace, ma per quella più veloce, alla faccia della qualità del progetto finale.
– Markup sporchissimi, generati da editor visuali “risparmia tempo”.
Ah ti dico che per quanto font-face sia la salvezza per l’accessibilità nel web e io ormai utilizzi solamente questa tecnica, cufon rimane ancora adesso il più efficace in termini di rendering e il più retrocompatibile.
Addirittura i google fonts su chrome danno problemi.
“intro in flash e tabelle (vi prego, ditemi di no!)” -> ti prego togli almeno dal portfolio i siti che hanno sotto delle tabelle!! Se ti piace averli come ricordo salvateli dove nessuno può trovarli!!!
Ah sul tuo portfolio ieri sera 2 immagini non le trovava! abbastanza strano che stamattina siano apparse!
Eh poi a cosa ti riferisci con questa frase? “nei casi più gravi le pagine web sono composti da uno/due immagini in background, in barba ai più basilari principi di accessibilità” per me non ha senso!!!
Un bravo grafico se vuole è capace anche di togliere il bollino da Istock photo.
Ah e visto che tu sei così “legale” mi aspetto che tu abbia tutti i prodotti adobe originali pagati per quello che costano giusto?? :)
E se uno vuole crearsi un portfolio su un dominio di secondo livello non ci vedo nulla di male.
L’importante è il contenuto! ovviamente se viene offerto al cliente è un altro discorso.
“se non sai fare qualcosa, non fingerti un supereroe”, aggiungo se non sai fare qualcosa non criticare gli altri su quella! tutti sono bravi a farlo!
Per quanto riguarda il tuo sito capisco che sia allineato a sinistra ma è palese che non hai pensato ai monitor che superano i 1280px, prova a ridurre la pagina sul browser a capirai cosa dico. Io ho una colonna bianca sulla destra e per non bastare un altro spazio vuoto che si capisce essere solo un prolungamento dello sfondo che non significa nulla.
Limitati a dare consigli sul tuo lavoro se sei una grafica, non criticare ciò che non sai.
(Hai dato del TROLL per la seconda volta ad una persona che non conosci, il rispetto è la prima cosa direi da mettere in lista alla professionalità. Comunque mi limito a riferirti che lavoro con Adobe guru certificati e i clienti per cui lavoro non sono cartomanti ma media e marchi di moda).
Purtroppo la professionalità è sempre meno presente sul mercato. Ottimo articolo, speriamo lo leggano in molti. ;-)