Mobile Web Design
La domanda che mi faccio come web designer è se sia giusto e scontato che la nostra professione contempli in automatico le capacità di saper sviluppare grafica e markup per dispositivi mobili e tablet.
La situazione attuale
Sempre più spesso negli annunci di lavoro vedo la richiesta di skill particolari e specifici che riguardano il web design e lo sviluppo di markup per dispositivi mobili e tablet. Cominciano a proliferare anche le richieste di web designer unicamente formati solo per questa attività: e la cosa mi fà pensare. Ovviamente non parlo di sviluppatori Iphone/Android che è una professione davvero diversa anche solo per chi sviluppa grafica.
Attualmente penso di poter profilare queste diverse figure professionali (escludendo Flash):
- web designer tradizionale
- web designer mobile?
- developer tradizionale
- developer mobile (iphone/android)
- grafico apps mobile (che non chiamerei proprio web designer)
Rispetto all’ultima di queste posizioni chi sviluppa grafica per apps non è a mio avviso un web designer, ma più un graphic designer, perchè deve limitarsi a ricreare e personalizzare i componenti che i pacchetti di sviluppo (vedi SDK) mettono a disposizione. Questo è un discorso molto lungo e complesso che và oltre questo post, ma sarebbe bello affrontare.
Il web designer per mobile
La prima delle professioni di cui sopra, vede la parola “tradizionale” che si riferisce ai siti web fruiti da pc e portatili. Ma come tutti sappiamo, sui dispositivi mobili possono anche essere sviluppate pagine web ottimizzate per questi device, non solo quindi apps dedicate.
A mio avviso le regole di design inteso come grafica (colori, contrasti, posizione del logo) sono sempre valide, ma molti concetti e punti fermi del web design “classico” vengono a cadere sui dispositivi mobili.
Ad esempio prendiamo la risoluzione dello schermo: è vero che su mobile l’utente non può ridimensionare la finestra del browser, ma è anche vero che per un robusto web design, bisogna considerare tutte le risoluzioni dei dispositivi e sfruttare al massimo lo spazio a disposizione. Questo ci obbliga a riconsiderare la posizione del menù, delle informazioni di contatto, dei contenuti in primo piano, della quantità di testo.
Inoltre con la diffusione totale del sistema di navigazione touch dobbiamo prevedere ad esempio tasti e link che siano facilmente cliccabili e attivabili con le dita, meno precisi del puntatore del mouse.
Per non parlare poi del peso delle pagine che è un fattore fondamentale visto che mancano ancora tariffe real-flat per accesso in mobilità.
Considerazioni
La mia idea è che questa professione deve essere divisa e diversa dal web designer classico. E’ ovvio che un professionista curioso, giudizioso e soprattutto con sguardo verso il prossimo futuro debba cominciare ad occuparsi seriamente di queste nuove peculiarità, ma a mio avviso non è giusto nè corretto confondere le due professioni. Ci sono molte differenze in termini di design, markup e user experience da considerare e le basi tecniche di un web designer classico non bastano per essere bravi anche sul mobile.
Vedo riproporsi lo stesso problema con l’avvento e il successo di flash. Al tempo si richiedeva e pretendeva che un web designer fosse anche un flash designer, dimenticando ad esempio che flash lavora in vettoriale.
Stesso discorso vale ovviamente per le web agency: non basta avere 100 ottimi siti web a portfolio per essere sicuri di poter sviluppare un ottimo prodotto anche per il mobile. Ci vogliono le risorse giuste e anche gli strumenti giusti. Inutile ricorerre agli emulatori! Il feeling che dà il dispositivo reale con la sua sensibilità, la reale luminosità dello schermo e la velocità della rotazione, sono cose che non si possono emulare (come la velocità di navigazione).
Pensare ad un professionista che abbia dai 5-6 dispositivi per testare le proprie creazioni mobili mi sembra improbabile, almeno finchè questa particolare richiesta non diventi il 50-60% delle attività totali.
Web design fluido
Una soluzione “cuscino” non semplice, ma molto performante è quella di creare delle pagine web fluide e che si adattino a tutte le risoluzioni dello schermo, anche quelle del mobile.
Parlo di articoli che riguardano il web design adattativo o “responsive web design”. Tecniche per le quali, tramite i css e un markup solido, riesco a piegare la struttura delle pagine tanto da renderle adatte a navigazione da mobile. Usare sistemi di navigazione che si adattano, immagini in percentuali e font ottimizzati, un web designer classico può rendere le proprie pagine davvero pronte al mobile, senza che si richieda uno sviluppo ad’hoc.
Anche questo è un argomento che richiede approfondimento e un articolo a parte, ma per cominciare, consiglio quest’ottima lettura.
11 commenti
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Guarda visto che molte volte i nuovi dispositivi mobile supportano css3 , io mi permetto di dirti che attraverso la direttiva Handheld e la proprietà max-height puoi tranquillamente manipolare il tuo layout creando solo delle rules per mobile.
Io lo sto facendo per il mio blog, e spero a giorni di finire e farti vedere il risultato :D
quoto le parole di rocco. Complimenti per l’articolo. Forse la soluzione migliore per un web designer è proprio quella di creare dei layouts fluidi sfruttando le media queries: si possono ottenere veramente ottimi risultati senza dover spostare di troppo il proprio ruolo da web designer tradizionale!
@Rocco e @Matteo certo il “degradamento” del design può essere affidato agli handheld, ma le questioni di design vanno oltre la resa grafica e il posizionamento degli elementi, non trovate?
trovo che tutte due le cose , posso tranquillamente coesistere
Con l’html5 e css 3 non dovrebbero esserci più troppi problemi no?
secondo me invece è scorretto dividere le due professioni. l’accessibilità di un sito web dipende proprio anche da questo, e lo sviluppo della tecnologia mobile sta modificando l’approccio che un progettista deve avere, non nasce un nuovo progettista. l’accesso al web da supporti mobile è sempre più intensa quindi non si può non prevedere questa ipotesi quando vado a disegnare un sito. come hai detto tu giustamente si parla di ux, design e interaction, e non vuol dire che se mi trovo davanti due strade diverse da intraprendere per lo sviluppo di un prodotto mobile da uno desktop non debba pensarci io. anzi. per questo ci vengono incontro nuovi strumenti importanti come media-query.
è un discorso lungo e molto attuale perchè sarà un po ciò che caratterizzerà il cambiamento del metodo progettuale in questo nuovo scenario del web, sempre piu portatile e onnipresente.
@Riccardo sono in accordo su alcune cose, ma parlando di eccellenza del prodotto a mio avviso non è pensabile che un web designer “tradizionale” possa passare in modo rapido e indolore a sviluppare interfacce per mobile. A parte il fatto di reperire fisicamente i device c’è tutta la pratica su come studiare soluzioni ad hoc per il touch, il landscape e tanti altri comportamenti unici dei dispositivi mobili di nuova generazione. Quello che succederà e di cui accenni anche tu è quello che il web design andrà sempre più a confluire verso i dispositivi mobili o cmq un unico dispositivo che faccia da pc e telefono.
Ciao, purtroppo la divisione dei ruoli professionali è dettata dall’azienda che ti assume.
alcune cercano più figure per ogni fase, es. un grafico, uno che converte la grafica in html e un programmatore php.
Altre aziende invece, soprattutto quelle italiane, cercano uno che sappia fare tutto: grafica, html, javascript, actionscript, php, asp, rendering 3d, montaggio video, fotoritocco e le pulizie a fine turno.
Utopicamente sarebbe opportuna una o più figure per ogni materia, ma non sempre è possibile.
Purtroppo il mondo del lavoro è tutt’altro che utopico, in tutti i settori, non solo in questo.
Sono d’accordo con Riccardo, non credo che si vada a creare una nuova professione: volendo dividere i compiti esisterebbe più che altro l’esperto di usabilità che dovrebbe aiutare il web-designer a modificare il layout e a renderlo fruibile nella versione mobile.
Però in genere si investe poco, per cui la tendenza è fare a meno dell’usabilità, a meno che il web-designer non abbia competenze sue in merito… d’altronde ancora oggi si vedono spesso siti (o mi capitano molti progetti che dovrei trasformare in codice) dove non si tiene conto nemmeno della risoluzione del browser, dando delle larghezze quasi casuali al documento: in genere questo è l’errore tipico di chi è abituato a progettare per la carta, e non pensa assolutamente alla malleabilità del mezzo.
Quella del web-designer è una professione che può suddividersi sicuramente in più parti: dal progettista grafico, all’esperto di usabilità (sia desktop che mobile), poi al coder (mi riferisco ad HTML/CSS e con nozioni necessarie di accessibilità)… ma IMHO un web-designer completo dovrebbe padroneggiare e sapersi occupare di tutte queste fasi della realizzazione di un sito web, salvo ciò che è compito del web-developer per operazioni complesse.
@Anna dici cose giustissime. Come al solito le figure professionali sono “adiacenti” tra loro nel senso che ognuna di esse ha influenze da quella prima e quella dopo rispetto ad una catena di produzione. La mia domanda è più che altro un sondaggio, ma personalmente allo stato attuale penso che i web designer non siano pronti davvero per eccellere in entrambe le istanze del web tradizionale e mobile… questo è il mio punto di vista…
E’ anche una qeustione di pratica… Non solo per il design “adattivo”, ma anche l’aspetto funzionale. Mi ricordo quando sviluppai l’interfaccia di un sito per smartphone e nonostante avessi fatto dei bei pulsantoni grossi :D per cliccarli bisognava quasi prenderli a cazzotti, almeno con il telefono che usavo (di ultima generazione)… Problema risolto sostituendo l’evento onclick con a href (anche per le chiamate javascript – quindi a href=”javascript:…”, non solo per la navigazione tra le pagine)… Bisogna provare e riprovare com’è la “resa” reale.