WIFI Gratuito: Si o No?
Riprendo oggi un articolo uscito su Wired Italia che mette a confronto due diverse viste riguardo al tema del WiFi gratuito. A mio avviso è un tema molto importante e che può stimolare diverse discussioni a largo spettro.
I due contendenti della discussione sono Franco Bernabè (ad Telecom Italia) e Stefano Parisi (pres. Assotelecomunicazioni) che ripercorrono due diverse strade: il primo giustifica il suo SI legato ad un incentivo all’uso del Web, mentre il secondo parla di concorrenza sleale. A mio avviso ci sono elementi interessanti in entrambe le posizioni che vorrei affrontare in questo breve articolo e condividere con voi.
WiFi gratuito SI
Indipendentemente da quello che sostiene Bernabè, credo che il WiFi gratuito sia indubbiamente un modo per abbassare la soglia d’ingresso alla rete. Credo però che per il cittadino e per una nazione evoluta il primo passo sia quello di “ufficializzare” con testi di legge l’accesso alla rete come diritto primario.
Riguardo all’accesso gratuito al web offerto dai comuni penso che sia un’interessante iniziativa per vivere l’esperienza del web in modo libero e senza barriere, ma non credo sia questo il futuro questo perchè dietro un servizio performante ci vede essere sempre dietro un supporto commerciale e degli investimenti da parte delle aziende. Ad esempio il governo si stà muovendo in automonia cercando di potenziare la rete in fibra ottica senza il supporto economico delle aziende di TLC. Questo è dovuto al fatto che le logiche di ritorno economico delle aziende (fatte di obiettivi a breve termine) non si sposano con gli orizzonti di innovazione che un paese deve affrontare nei prossimi 5/10 anni. Ma intanto lo stato prepara l’infrastruttura per poi venderla ai player tecnologici. Lo conferma anche Sambuco il capo dipartimento del Mse, ripreso da questo articolo. Lo stato deve investire in partnership con i privati per poi “rilasciare” la rete al mercato.
Tra le altre cose Bernabè parla di connettività gratuita in stile try and buy. A mio avviso il modello gratuito potrà essere applicato solo alle utenze legate alle persone che vengono a visitare il nostro paese come turisti. Legare delle credenziali temporanee al proprio soggiorno (non di lavoro) in Italia. Bisogna far in modo che l’esigenza di accesso in mobilità sia garantito da offerte convergenti e flat e non surrogando questa necessità con HotSpot gratuiti.
WiFi gratuito NO
E’ indubbia una cosa: l’utente medio ha sempre più bisogno di essere “always on” ossia sempre online. Questo lo si può ottenere solo garantendo un’esperienza d’uso della rete trasparente e continua. Dalla propria abitazione o ufficio, andando in giro per la città o in auto e quindi in mobilità la connessione alla rete deve essere garantita e offrire standard qualitativi soddisfacenti.
Sicuramente non è giusto finanziare il WiFi gratuito con i soldi pubblici, mentre le aziende investono per potenziare le proprie reti, ma il problema per l’utente è che non esiste ancora una vera offerta convergente, conveniente e soprattutto davvero FLAT.
Considerazioni
I maggiori operatori TLC (Telecom, Vodafone, Wind) hanno una doppia anima: ADSL (casa e ufficio) e reti mobili. Offrire un servizio davvero convergente comporta una sorta di cannibalizzazione di una delle due anime interne agli operatori, quindi a mio avviso potrebbe essere quello di fare chiarezza sulle offerte commerciali.
Ad esempio se un utente ha un contratto ADSL Flat per la propria abitazione, potrebbe sfruttare il WiFi gratuito (fuori dalla propria abitazione) di altri clienti dello stesso operatore. Il modello è simile a quello realizzato dal progetto FON. Questo modello mi sembra non applicabile allo stato attuale in Italia. Se ad esempio io ho un’ ADSL (ex Alice) di Telecom Italia e volessi andare in giro per Milano aggangiandomi ai router di altri clienti Telecom da Iphone, non sfrutterei la connessione 3G del mio device mobile. A parte le questioni di privacy e sicurezza, Telecom avrebbe una mancata entrata economica perchè navigo sfruttando la connessione di un altro cliente dello stesso operatore.
Voi che ne pensate? Altre proposte di convergenza?
17 commenti
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[...] This post was mentioned on Twitter by mtx_maurizio, Simone D'Amico. Simone D'Amico said: WIFI Gratuito: Si o No? http://bit.ly/gYmh6l…
Wifi gratuito si, ma in sicilia noooooooo :(
Ogni luogo ha la sua peculiarità , qua in sicilia è il wifi ( e non solo XD )
Io credo che a livello nazionale sia una cosa non praticabile, (almeno per il momento si intende) visti gli interessi degli operatori. La doppia anima degli operatori di cui parli nel tuo post, secondo me è semplicemente un giochetto per spillare più soldi a quei clienti, che per motivi di lavoro o altro, sono costretti ad avere una connessione ovunque e non solo a casa. Che bisogno ci sarebbe in un paese di realizzare due reti distinte (wi fi e 3G), quando tutti i cellulari pc e smartphone ormai hanno il wi fi integrato………se non quello di fatturare il doppio???
Per quanto riguarda il wi fi gratuito offerto dai comuni, bè almeno dalle mie parti tanta grazia se hai quello a pagamento :D………non oso andare a chiedere di più….so già la sfilza di insulti che mi arriverebbero :D
Ciao Cristinao, perdonami ma credo che serva innanzitutto un po’ di chiarezza, cercando di non confondere le cose. Il WiFi ed il 3G sono cose molto diverse tecnicamente (basti pensare al raggio di copertura, alla codifica, etc etc) e quindi anche commercialmente. Il motivo per creare reti differenti dal punto di visto tecnico è dato dalla diversificazione: ogni tecnologia ha pregi e difetti, quindi ben venga la molteplicità di accesso. Altro discorso per la “trasparenza” degli operatori o per le enormi “falle” legislative su cui concordo vedendo che come al solito sul mercato non c’è la concorrenza che sarebbe lecita e doverosa.
Ciao, tu mi parli da tecnico immagino, mentre io ti parlo da utente…….certo lo so che sono tecnologie diverse, ma che alla fine all’ utente finale forniscono gli stessi servizi (la connessione in mobilità).
Io per esempio se avessi una copertura wifi decente di sicuro non avrei un abbonamento 3g……mi spiego meglio……credo che in Italia ci siano diversi servizi, adsl, wi-fi 3g e wi-max, che forniscono lo stesso servizio, ma nessuno completo e soddisfacente, in alcuni luoghi questi sono complementari (dove non si arriva in un modo si arriva nell’altro)……….ma in gran parte del paese ancora c’è gente che si connette con un 56k………Conclusione……..invece di creare 20 servizi diversi di connettività sovrapposti in un unico luogo, lasciandone altri privi……..non sarebbe un investimento migliore creare una sola tecnologia( mi riferisco a wi-fi o wi-max per potenzialità) a copertura completa del territorio nazionale???…..non ci sarebberò più i giochetti dei doppi contratti, non ci sarebberò più problemi di connettività……….
Lavoro in un provider e noi offriamo wifi gratutito con molti hotspot in giro per la città, non sapete quanto sia DIFFICILE fare cose di questo tipo!!! la burocrazia ci obbliga ad una serie di ottemperanze che rendono ancora più dispendioso offrire senrvizi di questo tipo.
Sempre tutto semplice condividere la propria connettività….i problemi sono poi quando scopri che il pieschellod i turno ha usato la tua connessione per fare macelli con le carte di credito e ti ritrovi la polizia che ti incomincia a perquisire gli uffici ed a portarvi VIA i computer con i quali lavori!!!!!! e tutto per aver dato GRATIS un servizio!!!!!
Al momento diamo connettività gratuita previa registrazione con conferma via sms, il wifi libero è una chimera se non cambia la legislatura!
Il problema che ha sottolineato Vincenzo è fondamentale, a mio parere:
se non c’è supporto legislativo non si va da nessuna parte, stop. Le aziende sono in difficoltà e non se la sentono di fare una simile rivoluzione.
E’ questo il problema ed è per questo che in Italia per avere il WiFi gratuito ovunque dovremo attendere ancora troppo, troppo tempo.
Purtroppo :(
Salve a tutti, sono pienamente d’accordo con tutto quello che avete detto fino ad ora.
L’unica cosa che mi viene da aggiungere è che, si le aziende sviluppano le reti, ma le limitano, come nel caso di vodafone e skype, e incentivano il digital divide, infatti, io vivo in una città (Viterbo) dove il centro è pienamente raggiungibile da una linea adsl più o meno buona, ma appena si esce dal centro, e si arriva appena fuori il cartello di fine comune, l’unica soluzione è una connessione tramite pennetta, che è per lo più lenta e piena di problemi a causa del territorio.
Quindi credo che l’Italia debba lasciare il libero arbitreo ai comuni sullo sviluppo del wi-fi libero, ovviamente gestendolo loro appaltandolo ad aziende tramite gare pulite e regolari, lasciando fuori le grandi aziende, e lo stato taliano deve impegnarsi nel diminuire il digital divide che è ancora alto in tutta Italia.
Ciao @Graffithouse quello che i comuni possono fare è sostituirsi agli operatori solo per colmare il gap del digital divide. E sono d’accordo con te sul fatto che lo stato debba impegnarsi di più facendosi da garante e collettore con le aziende. Ma rimane il fatto che solo le aziende posso tenere il mercato della rete, lo stato non può diventare imprenditore.
Nello specifico però l’articolo tratta la possibilità o meno di poter navigare in mobilità sfruttando il wifi libero oppure essere costretto a utilizzare il proprio credito personale della SIM in connessione 3G.
quello che intendo io è che i comuni stanzino una cifra per lo sviluppo della connettività del proprio territorio, con dei piani già ben delineati e prestabiliti, e chi si aggiudica la gara deve rispettare, altrimenti pena la sanzione, in questo modo, le compagnie telefoniche ridimensionerebbero i costi delle connessioni e delle tariffe (per il momento quelle italiane sono le più alte d’europa).
in questo modo l’Italia sarebbe al passo con il resto d’europa.
Persino in America, dove la sicurezza è quasi una paranoia sono riusciti a fare una legislatura che permette a chiunque ed ovunque di potersi connettere tramite un punto di accesso wi-fi.
La mia domanda è perchè allora qui in Italia, si impedisce lo sviluppo della rete? Avallando come scusa quella della sicurezza?
Visto che le tecnologie per lo sviluppo ci sono, ed i costi si sono molto abbassati rispetto 10 anni fa.
Condivido appieno il disegno, ma non credo che il gratis sia la soluzione giusta. Quello dell’abbassamento delle tariffe o della formazione di tariffe flat è una strada percorribile.
Concorrenza sleale?? Scusate, ma se io faccio un bando pubblico come fornitore del comune, lo può vincere fastweb, telecom, tiscali o qualunque altro operatore… quale concorrenza sleale sarebbe?
Gli hotspot raggiunti dovrebbero basarsi su un sistema di registrazione tramite sms realizzato dal vincitore di un secondo bando (sistema in uso qui a pescara ed usato anche da tutti i mcdonald).
c’è spazio sia per wifi gratuito che per il 3g… questi non dovrebbero sovrapporsi e se lo fanno è solo per l’assenza del wifi pubblico. Il wifi pubblico non può raggiungere ogni angolo, è ovvio che un professionista non possa farne a meno, ma è ridicolo pensare che se un ragazzino in gita vuole taggarsi al volo deve prima sottoscrivere un contratto 3g, e non per mancanza di tecnologie, ma per un protezionismo dei privilegi delle compagnie telefoniche.
Perchè la gratuità non potrebbe essere una strada percorribile? Perchè negli States si e qui no? Perchè l’Italia prima di pensare a una rivoluzione digitale donando internet gratis per tutti pensa a miliardi di altre cose?
C’è una filosofia di fondo che non va bene, è ferma.
Perchè la gratuità non potrebbe essere una strada percorribile? Perchè negli States si e qui no? Perchè l’Italia prima di pensare a una rivoluzione digitale donando internet gratis per tutti pensa a miliardi di altre cose?
C’è una filosofia di fondo che non va bene, è ferma.
IMHO, ovviamente :D
Totalmente fuori OT e me ne dispiaccio (però ho già commentato e partecipato :)):
volevo solo dire che ho segnalato questo post nel mio “il meglio della settimana” e vi ho anche lisciato un pò :P spero vi sia di una qualche utilità e che non ne sarete dispiaciuti!
Continuate così, sul serio :)
Buona domenica!
Ah, fine fuori OT
(scusate per i commenti duplicati: distrazione)
Totalmente fuori OT e me ne dispiaccio (però ho già commentato e partecipato :)):
volevo solo dire che ho segnalato questo post nel mio “il meglio della settimana” e vi ho anche lisciato un pò :P spero vi sia di una qualche utilità e che non ne sarete dispiaciuti!
Continuate così, sul serio :)
Buona domenica!
Ah, fine fuori OT
A mio parere ai privati la connessione ad internet dovrebbe essere data a tutti gratuitamente.
Per iniziare almeno con connessione wifi dovrebbe esserci questa gratuità per tutti.
Questo per il semplice fatto che oramai tantissimi cose vengono fatte online ed è indifferente se si è ricchi o poveri. E’ poi un sistema di socializzazione oltre che di lavoro.
Dato che nessuno si sogna di far pagare il pedaggio a chi gira con un auto in una strada comunale o provinciale (non le autostrade…almeno in Italia) analogamente dovrebbe valere per le “strade” della rete. In realtà tutto si paga, anche queste cose tramite tasse ma tutti possono utilizzarle.
Dato che in realtà tutto si paga una via di mezzo potrebbe essere canone per tutti equivalente a quel che ora si paga in un mese. Chi vorrà servizi più efficienti, connessioni super veloci e affidabili come per es le aziende ecc le dovrà invece pagare, ma che almeno fino ad un certo punto tutti siano allo stesso livello a prescindere da quanto ha nel portafoglio.
Alla lunga comunque la clientela a pagamento dovrebbe salire. L’Italia è tra i paesi più indietro riguardo il numero di persone che utilizza Internet.