Usabilità e non solo: come sono messi i siti delle Università italiane?

Dato il grande successo che ha avuto l’articolo che svergognava i siti dei cantanti italiani (il movimentato dibattito che ne è conseguito ne è del resto una prova lampante) e dietro suggerimento di un nostro lettore, abbiamo rivolto lo stesso sguardo-  volutamente critico e leggermente impietoso – ai siti di alcune Università Italiane. L’accusa, se cosi la si può chiamare, mossa alle Università “made in Italy” è di possedere siti poco usabili e per questo difficili da consultare.  

Doverosa premessa: effettuare un vero e proprio test sull’usabilità su ogni sito delle principali Università Italiane diverrebbe un vero e proprio lavoro e richiederebbe una mole di tempo indefinibile, e non e’ questo lo scopo dell’articolo di oggi.

Del resto l’usabilità trova un suo criterio di valutazione anche e soprattutto nell’impatto immediato che si ha con la home page di un sito, e nei primi secondi di consultazione dello stesso è facile intuire se è usabile o meno, se è di facile fruizione o talmente macchinoso da richiedere almeno due lauree solo per poter accedere alle sue sezioni principali.

Quelli che seguono sono quindi giudizi “a caldo”, spassionati, dati non tanto da una Web Designer ma da un’utente che desidera iscriversi all’Università X e che cerchi quindi nei vari siti le informazioni relative all’iscrizione.

La Sapienza

Il primo sito che ho navigato in lungo e largo è quello della Sapienza di Roma. La Home page è abbastanza intuitiva e tra le altre cose riporta, cosa assai comune, le notizie in primo piano. Ho trovato le informazioni che cercavo abbastanza velocemente (2 minuti per accedere alla scheda informativa sul mio corso, che riporta i costi di iscrizione e le date dei test), sia perché la notizia in primo piano rimandava ai dettagli sulle iscrizioni e sui test d’ingresso, sia perché cliccando sulla voce ‘studenti’ si apre una pagina contenente un menu specifico di facile consultazione.

L’unico appunto in termini di usabilità, cosi su due piedi, riguarda il posizionamento di alcune voci di menu come ‘chi siamo’ e ‘contatti’, che generalmente vengono inseriti nella sezione superiore del sito e che in questa home page sono invece posti sul footer.

Da un punto di vista prettamente estetico il layout potrebbe essere notevolmente migliorato (lo sbalzo dai 780px di larghezza in home page al layout fluido delle pagine interne sembra troppo drastico e tende a disorientare un po’), tuttavia il tutto rimane abbastanza gradevole.

Il sito è totalmente accessibile sia a Javascript che ad immagini disabilitate e anche il codice, in fin dei conti, non e’ affatto malaccio.

Università degli Studi di Padova

Il sito dell’Università degli Studi di Padova ha conquistato le mie simpatie con l’apposito link “Come iscriversi” visibile subito in Home Page. Ho ottenuto le informazioni che cercavo in meno di 10 secondi, e credo che questo sia un ottimo risultato; nonostante questo la home presenta alcuni errori che possono infastidire l’utente e rendergli quantomeno ostica la navigazione all’interno del sito. Prima di tutto sarebbe da evitare il rientro di alcune voci di menu nella sezione di sinistra: al momento le voci hanno tre tipi di rientro diverso senza un apparente senso che lo giustifichi. Anche i link in alto, posti orizzontalmente, sono assolutamente poco usabili.

Per quanto riguarda l’estetica, la home page è poco professionale: passi l’allineamento a sinistra, che rende il sito datato fin dal primo sguardo, ma l’uso casuale di troppi colori – difficilmente abbinabili tra loro –  sarebbe da evitare, soprattutto in un sito scolastico/istituzionale.

Anche questo sito è completamente accessibile a javascript disabilitati, ma se disabilitiamo le immagini il menu superiore diventa inaccessibile. Per quanto riguarda il codice, una sola parola: tabelle.

Università di Bologna

Anche il portale dell’Università di Bologna mi ha facilitato nella mia ricerca di informazioni: un bel link “come immatricolarsi e iscriversi” fa bella mostra di sé direttamente in Home Page, in un’apposita sezione centrale. Oltre a questo, il portale è comunque semplice da consultare e, nonostante il gran numero di informazioni presenti, il tutto rimane abbastanza ordinato e facilmente comprensibile.

La grafica è ridotta al minimo, com’è normale che sia per un portale di certe dimensioni; ciononostante c’è un buon uso della tipografia (utilizzo di determinati font piuttosto che di altri, una buona interlinea) che facilita la lettura e rende la pagina abbastanza armoniosa.

Il sito è completamente accessibile, senza alcun vincolo di immagini o javascript attivati, e anche il codice sembra ben strutturato.

Università degli Studi di Perugia

L’ Università degli Studi di Perugia è quella che mi ha messo più in difficoltà: dopo 10 minuti di inutile girovagare nel tentativo di trovare informazioni utili alla mia iscrizione, mi sono ritrovata – non so come, ne perché – a leggere la storia dell’Università in pdf (una sorta di brochure digitale che, devo ammetterlo, è veramente gradevole dal punto di vista grafico).  Nella home page alcune parole che sembrano link (con tanto di apposito puntatore del mouse) in realtà non contengono alcun collegamento, e questo è veramente irritante. L’unica pagina che sembra offrire un valido sostegno all’utente è quella chiamata “informazioni”, che potrebbe sostituire egregiamente l’attuale home page in termini di utilità e senso logico.

Anche dal punto di vista estetico questo portale necessita di un buon restyling: troppi pulsanti che non conducono a niente, un contrasto colore da rivedere…la pagina potrebbe essere snellita e semplificata molto, oltre che avere un’impronta decisamente più professionale.

Buona l’accessibilità a Javascript disabilitati, mentre se blocchiamo il caricamento delle immagini la pagina viene visualizzata con diversi errori che la rendono di difficile fruizione. Per quanto riguarda il codice, anche in questo caso la pagina è strutturata in tabelle.

Università degli Studi di Bari

Il sito dell’Università degli Studi di Bari è un piacere per gli occhi: molto leggibile e semplice da consultare (Le informazioni sull’immatricolazione fanno bella mostra di sé in home page: al primo sguardo ho trovato ciò che cercavo): se ci fosse in palio un premio all’usabilità certamente questo sarebbe il candidato vincente.

Sotto il profilo estetico il layout è totalmente privo di qualsiasi orpello grafico: tuttavia la tipografia è molto gradevole (l’interlinea nelle voci di menu rende molto leggibile le stesse, e l’uso del maiuscoletto da un tocco particolare ai titoli) e anche la scala cromatica limitata al blu regala un’aria seria e professionale alla pagina. Carina l’idea delle citazioni che si alternano in modo random, anche se personalmente avrei evitato colori cosi accesi per il background delle frasi.

Ottima l’accessibilità, oltretutto è disponibile anche un’apposita pagina denominata, per l’appunto, ‘accessibilità’ in cui è possibile, tra le altre cose, regolare la dimensione del testo e ottenere informazioni sui tasti di accesso rapido.

Anche il codice è pressoché perfetto, e tranne che per un piccolo errore su un h2, validato secondo le normative w3c.

Università degli studi di Genova

La suddivisione in box dei contenuti utilizzata nella home page dell’Università degli Studi di Genova è decisamente efficace. I contenuti sono facili da trovare e, anche se massicci, con questa soluzione sembrano meno dispersivi, più semplici da consultare nell’immediato. Il sito è lineare ma si può dire che è un valido esempio in termini di usabilità e semplicità: logo a sinistra, navigazione intuitiva, contatti ben visibili in home page. Alcuni banner nella sezione inferiore e piccolo footer… niente di eclatante, se non fosse che di questi tempi e’ quasi impossibile trovare siti di cosi facile comprensione e fruizione.

Come previsto il sito è totalmente accessibile e ha anche un codice ben strutturato (niente tabelle, anche se questo faceva supporre l’incasellamento dei vari dati) alle spalle.

Università Cattolica del Sacro Cuore

Anche l’ Università Cattolica del Sacro Cuore pone in evidenza una sezione denominata “iscrizioni: istruzioni per l’uso”, che mi rende molto semplice ottenere le informazioni di cui necessito. Ad una prima occhiata il layout disorienta un po’ in quanto meno lineare e semplicistico di quelli visti finora; tuttavia il sito rimane comunque di facile consultazione.

Dal punto di vista estetico questo sito ha un’impronta più personale e meno “portale”: una testata molto spaziosa, logo ben evidenza, una componente grafica leggermente più in risalto rispetto ai layout liquidi delle altre università: questo fa si che, ad un primo sguardo, il sito appaia più accattivante, più corporate, più gradevole da vedere.

Ottima anche l’accessibilità, cosi come il codice: del resto il sito si basa su un cms.

Università degli Studi di Parma

Il sito dell’Università degli Studi di Parma gode di un menu di navigazione altamente informativo che offre, al semplice passaggio del mouse, un’ampia panoramica sulle sezioni – e sottosezioni- dell’intero sito. In pochi secondi ho trovato ciò che cercavo, a dimostrazione  della strutturazione agevole e semplificata dei contenuti.

Dal punto di vista estetico, invece, sono molti i miglioramenti che si potrebbero apportare: il contrasto tra l’arancione del testo e il bianco del background rende la scelta di tali colori abbastanza discutibili, ed anche alcuni elementi grafici in stile web 2.0 sono forse più indicati per un forum studentesco che per un portale informativo.

Anche in questo caso nulla da eccepire sull’accessibilità e sul codice, che presenta solo qualche piccolo errore di validazione.

Università degli Studi di Catania

La pagina di intro dell’Università degli Studi di Catania offre due ottime soluzioni: in primis fornisce all’utente la possibilità di accedere direttamente alla sua area di interesse, cosi da non appesantire un unico sito con informazioni rivolte a studenti, personale, docenti e delegare all’utente il filtraggio delle informazioni a lui destinate e di suo interesse. Inoltre, subito sotto le sezioni, inserisce un link informativo sulla procedura di iscrizione e immatricolazione, cosi da rendere subito disponibili questi dati fin dalla pagina principale del portale.

Il Portale degli studenti – cosi come il Portale Unict – è di facile consultazione e le informazioni sono veramente facili da reperire. Anche questo sito, cosi come molti di quelli presenti in questo articolo, avrebbe bisogno di una rispolverata grafica, tuttavia rimane abbastanza efficace per il target a cui si propone.

Ottima l’accessibilità mentre, per quanto riguarda il codice, il portale degli studenti è inserito all’interno di un iframe: scelta abbastanza discutibile, come minimo.

Università degli Studi di Trieste

Nel sito dell’Università degli Studi di Trieste  i contenuti sarebbero semplici da consultare, ma –almeno per quanto mi riguarda – il pessimo contrasto tra l’azzurro chiaro del testo e il bianco del background mi rende quasi impossibile la lettura. Tuttavia, da una voce di menu trovo facilmente ciò che mi occorre, anche in questo caso in una manciata di secondi.

Per quanto riguarda l’estetica anche questo sito è volutamente minimal, e va bene cosi. Darei una rifinitura alle voci di menu che mi sembrano un po’ sgraziate rispetto alla tipografia della pagina e modificherei il colore del testo in un nero (o blu) cosi da renderlo più corposo, meno sottile.

Università degli Studi di Pisa

Usabile e semplice nei contenuti è anche il sito dell’ Università di Pisa:  potrebbe essere una buona idea separare visivamente i link laterali per renderli più leggibili, ma per il resto anche in questo caso trovare le informazioni che cerchiamo è relativamente facile. Peccato per la grafica, che potrebbe decisamente essere più accattivante  e meno dozzinale, ma possiamo ovviare con un buon voto per la totale accessibilità dei contenuti a immagini ed effetti javascript disabilitati.

Università degli Studi di Siena

Questo sito, insieme a quello dell’Università degli Studi di Bari, è tra i miei preferiti: pulito ed essenziale, con una navigazione divisa in categorie e molto leggibile, senza quel sovraffollamento di informazioni, dati e parole tipiche dei siti delle altre Università. La home page mette inoltre a disposizione due tipi di mappe per facilitare la navigazione all’interno del sito: una mappa strutturale, basata sull’architettura del sito stesso, e una mappa alfabetica dei contenuti.

Come previsto, con un solo click e in pochi secondi raggiungo la pagina contenente le informazioni relative all’immatricolazione. Il sito è inoltre totalmente accessibile e il codice riporta solo alcuni piccoli errori di validazione.

Conclusioni

Oggi abbiamo bussato alla porta di alcune Università Italiane e abbiamo sbirciato nelle home page dei loro siti web: abbiamo visto come la maggioranza di questi prediliga un layout liquido – per quanto mi riguarda credo che questo tipo di layout renda i siti più dispersivi e confusionari – e tonalità cromatiche tendenti al blu, colore che infonde fiducia e sicurezza. Per quanto riguarda il problema usabilità, tranne che per alcuni rari casi abbiamo visto che la maggior parte di questi siti sembra essere, ad un primo impatto, di facile consultazione.

Che cosa ne pensi? Dobbiamo ricrederci o anche tu hai avuto a che fare con qualche sito di Università particolarmente ostico in termini di usabilità?

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L'autore

Web designer, lavora nel campo della grafica e dello sviluppo web da sei anni e al momento oltre a collaborare con una web agency gestisce con successo la sua attività di freelance sotto il nome di mascara design. Come molti freelance si è abituata a gestire più ruoli, spaziando dalla grafica cartacea allo sviluppo del codice xhtml e css; nonostante questo la sua passione rimane, sempre e comunque, la grafica per il web.

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