Errori da freelancer: alcuni consigli per lavorare meglio

Scegliere di lavorare come freelance comporta, questo è ovvio, tutta una serie di vantaggi e svantaggi con cui ognuno di noi deve in qualche modo relazionarsi. Da una parte la tanto agognata libertà professionale e la voglia di autogestire la propria professionalità, dall’altra l’insicurezza economica (perlomeno nei primi tempi), le difficoltà di gestione burocratica (come stilare un buon preventivo? Quale tipo di contratto utilizzare?) e organizzativa (come trovare i primi clienti? Su quanti progetti posso lavorare contemporaneamente?).

In realtà, tolte le difficoltà iniziali dettate perlopiù dall’inesperienza, il freelancing offre più opportunità che vincoli e ostacoli, sempre che si sappia reagire in modo appropriato e positivo alle varie problematiche che via via si presenteranno, e si riesca ad evitare quei piccoli errori tipici di chi lavora in libertà e deve rendere conto solo a se stesso delle proprie scelte e azioni.

Di quali errori sto parlando? Vediamoli insieme.

Prendere il proprio lavoro alla leggera

Il passaggio da dipendente a lavoratore autonomo è sempre molto entusiasmante e il primo errore che può capitare di commettere, quasi sempre inconsciamente, è quello di prendersela troppo comoda: finalmente possiamo annullare l’odiosa sveglia delle sette del mattino, e prenderci una pausa decente per il pranzo, e magari dopo il pranzo riposare un’oretta…per poi ritrovarsi con una marea di lavoro accumulato da sbrigare e decine di scadenze non rispettate.

Essere freelance non significa non avere un capo, ma essere capo di te stesso e dipendente di ogni tuo singolo cliente, a cui devi la massima professionalità e dedizione. Il mio consiglio è quello di darti fin da subito delle regole da rispettare circa orari, pause e organizzazione del lavoro. Considera che, a differenza di quando lavoravi come dipendente, dovrai ritagliare del tempo anche per elaborare delle strategie di vendita, per contattare potenziali clienti, per aggiornare il tuo portfolio e chi più ne ha più ne metta…un lavoratore autonomo non può permettersi il lusso di sedersi sugli allori! Prima di rilassarsi c’e’ ancora molto lavoro da fare.

I miei consigli:

1- Elimina le distrazioni: se tu fossi dipendente in orario di lavoro non potresti ricevere telefonate dal tuo migliore amico o parlare liberamente su skype (certo, come no..) o perdere ore e ore saltellando da un blog sul web design all’altro.. tutte queste distrazioni ti fanno solo perdere tempo e concentrazione, rendendo impossibile portare a termine un progetto. Stabilisci dei momenti precisi per controllare la posta elettronica, togli la suoneria al cellulare e chiudi i social network.

2- Compra un’agenda in cui contrassegnare, quotidianamente (per una maggiore organizzazione puoi gestire anche le varie ore del giorno) le attività da svolgere, ordinando le stesse per priorità.

3- Lascia alla fine della giornata le attività più leggere come backup, aggiornamenti e risposte alle e-mail. Queste attività richiedono un minor dispendio di energia e meno concentrazione rispetto a quelle principali.

Non concedersi tempo

D’altro canto anche massacrarsi con ore e ore di lavoro non ha alcun senso: inutile darsi all’attività autonoma da casa se poi non ci si alza dalla scrivania per tutto il giorno o si saltano i pasti per poter lavorare di più. Un aspetto positivo dell’attività freelance è la possibilità di concedersi degli spazi e di poter staccare la spina, almeno per un po’. Una bella doccia fresca (soprattutto in questi mesi di calura che, ahimè, ci aspettano), una pausa per un caffè o un gelato, mezz’ora di televisione o di lettura di un libro. Le pause ci rendono sereni, appagati e più produttivi, questo è ormai un dato di fatto. Il mio consiglio, in questo caso, è solo uno: approfittane!

Accettare ogni lavoro che viene offerto

Leggo spesso di freelance che si lamentano per la mole di lavoro che hanno da svolgere, perché non esiste sabato e domenica, perche si lavora “più che da dipendenti”.

Questo può anche essere vero, ma in realtà nessuno ti obbliga ad accettare ogni offerta di lavoro che ti viene proposta: sei tu che valuti, soppesi le opportunità (tot ore di lavoro, tot ricavi) e scegli se sei in grado di accettare un lavoro in più o meno.

Non essere ingordo: anche se sei agli inizi e l’assenza di uno stipendio sicuro si fa sentire, non dire di si ad ogni lavoro, a prescindere da quanto sarai pagato o da cosa si aspetta da te il tuo cliente. Valuta sempre i tempi che ti vengono concessi e gli altri progetti su cui stai già lavorando e sii pronto a declinare l’offerta se ti rendi conto che, semplicemente, non puoi farcela. Sei tu il responsabile delle tue scelte e sei tu che dovrai rispondere di eventuali ritardi di consegna o di progetti mal realizzati: sempre meglio essere onesto riconoscendo i propri limiti che fare una pessima figura e dare prova di essere un dilettante alle prime armi che non sa organizzare il proprio lavoro o che, per qualche soldo in più, ha accettato un lavoro per cui non possiede le giuste competenze.

Riassumendo: meglio due clienti soddisfatti che dieci clienti trascurati, non credi?

Non tutelare il proprio lavoro con una scrittura privata

Questo é un principio cardine dell’attività freelance: sii l’avvocato di te stesso. Tutto ciò che ha a che fare con il servizio offerto, i prezzi, le modalità di pagamento e i tempi di consegna deve essere messo nero su bianco e firmato da entrambe le parti.

Anche se il prezzo del servizio viene accettato a voce, o tramite e-mail, invia e fai contrassegnare un preventivo ufficiale. Inoltre, anche se il cliente é simpatico e ti affida più progetti in un arco di tempo, per ogni singolo progetto stila un contratto contenente prezzo, lavoro da svolgere e tempi entro cui il progetto sarà terminato e consegnato, anche se questo significa inviare tre contratti nell’arco di una settimana e sembra, per entrambe le parti, una routine burocratica tediosa ed inutile.

Ogni qualvolta verrà richiesta una modifica o un lavoro aggiuntivo non preventivato, scrivi una postilla e falla firmare al cliente: a meno che egli non si meriti la tua fiducia incondizionata, non svolgere lavoro extra senza essere in qualche modo tutelato.

Dare troppa confidenza al cliente

In un mondo ideale questo non verrebbe considerato un errore ma tant’é. Può succedere che, per carattere o per una spontanea simpatia, o per chissà cos’altro, si conceda al cliente più confidenza di quella che é opportuna per un rapporto professionale alla pari. Questo spesso si traduce con richieste pressanti di lavoro gratuito (“tanto é una cosa veloce, la fai in un attimo!”), con ritardi di pagamento (“dai, vienimi incontro”), con telefonate ad ogni ora del giorno e cosi via perché, purtroppo, é cosa umana e (in)giusta che, se ti concedo un dito, tu di conseguenza ti sentirai in diritto di prendermi tutta una mano, e senza neanche chiedermi il permesso.

Il mio consiglio non è, ovviamente, quello di mantenere a priori le distanze con il cliente: siamo umani, ed è umano che nascano simpatie, magari amicizie, o che a lungo termine si rafforzino i rapporti di collaborazione  e di fiducia reciproca. Quello che ti consiglio è di essere pronto a rimettere i paletti non appena la tua disponibilità viene travisata e sfruttata per ottenere un prezzo più vantaggioso, uno sconto, un lavoro extra, un qualsiasi tornaconto da parte del cliente.

Difendi sempre la tua professionalità: questo non ha niente a che vedere con la tua simpatia e con le tue capacità interpersonali.

Smettere di studiare e migliorarsi

Tanto lavoro e poco tempo, un gran brutto mix per un web designer freelance.

Le tecnologie vanno avanti, le tendenze cambiano, escono nuovi libri e nuovi modi (quasi sempre migliori) per svolgere lo stesso lavoro: chi si ferma è perso, si dice. Nel nostro lavoro continuare a studiare, leggere e rimanere informati e’ essenziale dato che ci vuole veramente poco per rimanere indietro ed essere etichettati come obsoleti e disinformati.

Cerca quindi di ritagliarti uno spazio solo tuo per prenderti cura delle tue competenze: compra (e leggi) libri, prendi una pausa per dare un’occhiata ai blog sul settore o per seguire un tutorial, tieniti in esercizio e cerca sempre modi migliori per fare quello che fai: se non ne esistono oggi, sicuramente esisteranno domani, o il giorno dopo ancora.

Conclusioni

In questo articolo ho voluto darti, da amica, qualche consiglio riguardante la gestione della tua attivita’ di freelancer: soprattutto se sei alle prime armi, o se stai pensando a lasciare la comoda culla del lavoro salariato per metterti in proprio, alcune di queste dritte potrebbero tornarti utili. Se invece ti riconosci in qualcuno di questi errori, sii sincero…qual’e’ il tuo punto debole? in quale di questi “errori da freelancer” ti riconosci di piu?

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L'autore

Web designer, lavora nel campo della grafica e dello sviluppo web da sei anni e al momento oltre a collaborare con una web agency gestisce con successo la sua attività di freelance sotto il nome di mascara design. Come molti freelance si è abituata a gestire più ruoli, spaziando dalla grafica cartacea allo sviluppo del codice xhtml e css; nonostante questo la sua passione rimane, sempre e comunque, la grafica per il web.

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