L’Alfabeto dei Colori
Si accendono tutto intorno a noi, diurni alcuni, più spiccatamente notturni altri; li portiamo addosso, sui vestiti, li portiamo dentro, dipingendoci l’animo; rappresentano una forma di comunicazione alternativa alle parole, persino più profonda poiché meno filtrata, sottovalutata, eppure attraverso i colori si può dir tanto, trasmettere tanto.
Non è una novità, scientificamente comprovata, la capacità dei colori di influenzare gli stati d’animo degli esseri umani. Su questi principi è nata, decenni fa, una medicina alternativa chiamata “cromoterapia”, che attraverso l’esposizione del paziente a raggi luminosi si propone di migliorarne alcune funzioni non solo psicologiche quanto anche fisiche. Molto legata ai “chakra”, al campo elettromagnetico che avvolge il nostro corpo (essendo i colori onde luminose, quindi elettromagnetiche, ndr), la cromoterapia, pur in maniera non sempre convenzionale, viene utilizzata anche in pubblicità, con tutti noi “pazienti” a volte inconsapevoli.
Razionalmente o inconsapevolmente, scegliere un colore piuttosto che un altro, tanto per indossare una maglietta che per definire un cartellone pubblicitario, è in sé un messaggio, una comunicazione del nostro stato d’animo, o delle nostre intenzioni, che più d’ogni altra parola è in grado di attirare l’attenzione o deviarla, focalizzarla su questo o quell’altro particolare.
Avviamoci quindi dentro l’arcobaleno, alla scoperta del “significato” dei colori, di quel che sta dietro ad ogni scelta, consapevole o inconsapevole che sia:
ROSSO:
E’ il principio maschile, attivo; indica il fuoco, la gioia, la festa, l’eccitazione sessuale, rappresenta anche il sangue e le passioni violente. Nell’alchimia rappresenta l’uomo, il sole, lo zolfo, l’oro. Per gli Indiani d’america significa gioia e fertilità. Ha il significato della vita e del calore. Il sangue è rosso. Scalda il corpo e stimola la produzione di sangue. Molto utile in caso di melanconia e depressione. Stimola la liberazione di adrenalina e fa salire di poco la pressione arteriosa. Il rosso rende loquaci, aperti, premurosi, passionali.
GIALLO:
E’ il colore che più ricorda il Sole, esprime quindi un movimento di espansione. La scelta del giallo quindi è ricerca del nuovo, del cambiamento, della liberazione dagli schemi. Sinonimo di vivacità, estroversione, leggerezza, crescita e cambiamento. Stimola l’attenzione e l’apprendimento, acuisce la mente e la concentrazione. Il giallo è più leggero del rosso e quindi più suggestivo che stimolante per cui il suo impulso agisce a sprazzi, da’ una maggiore prontezza di riflessi. Gli effetti sulla psiche: costituente del sistema nervoso è un forte stimolatore di allegria, senso di benessere, estroversione e lucidità cosciente. E’ utilizzato parecchio per le segnalazioni stradali (lavori in corso, segnaletica orizzontale e semaforica).
ARANCIONE:
Nella cultura giapponese e cinese è associato all’amore a alla felicità. E’ il colore della crescita, simboleggia il sole nascente, è il colore della gioia. Ha un’azione riscaldante, rallegrante ed energetica, ma non eccitante come il rosso né elettrica come il giallo. I suoi effetti sulla psiche: induce serenità, entusiasmo, allegria, voglia di vivere, aumenta l’ottimismo, la positivizzazione dei sentimenti, la sinergia fisica e mentale.
VERDE:
E’ il colore della Natura, del mondo vegetale. Indica immaturità. Per i buddisti rappresenta la vita. E’ un colore neutro, rilassante, favorisce la riflessione e la calma. Nello spettro luminoso il verde si colloca al centro tra i colori freddi e quelli caldi: ne rappresenta la sintesi e svolge quindi una funzione di equilibrio. Effetti sulla psiche: genera calma e rinfresca la mente. Esprime volontà di operare, la perseveranza e la tenacia. E’ spesso utilizzato nelle confezioni di surgelati, inscatolati ecc..
BLU:
Rappresenta l’intelletto, la verità, la fedeltà, la costanza, Il Blu è il colore della grande profondità, il principio femminile. Per i buddisti rappresenta il Cielo. E’ purificante ed è il colore dello spazio. Induce all’introspezione, alla sensibilità, alla calma e serenità. Al contrario del colore rosso ha spiccate proprietà calmanti. I suoi effetti sulla psiche: combatte l’agitazione sia fisica che mentale ed è quindi usato in psicoterapia per favorire rilassamento e distensione. Associato al bianco da l’idea di purezza e i due colori identificano spesso prodotti di igiene.
INDACO:
L’indaco è un grande purificatore del sangue e ha una spiccata azione sulla mente. E’ un colore molto freddo e astringente. Induce una forte concentrazione mentale. Un vestito blu rilassa chi lo indossa. Nell’illuminazione crea spazio ed è molto rilassante. Colore “cosmico” dell’energia, rappresenta l’intuizione che sostiene l’attività meditativa. Effetti sulla psiche: favorisce l’intuito.
VIOLA:
Sinonimo di intelligenza, conoscenza, devozione religiosa, santità, sobrietà, penitenza. E’ il colore con la maggior frequenza e l’energia più alte dello spettro visibile. Rappresenta la porta dell’aldilà. E’ il colore del cervello destro (analogico). Il viola ha una grande influenza sul sistema nervoso. Gli effetti sulla psiche: spiritualità, ispirazione e fantasia.
BIANCO:
Rappresenta la luce, la semplicità, il sole, l’aria, l’illuminazione, la purezza, l’innocenza, la castità, la santità, la sacralità, la redenzione. La luce bianca contiene tutti e sette i colori dell’iride, è vitalizzante, rigenera l’organismo, schiarisce la mente.
GRIGIO:
E’ neutro. Simboleggia la depressione, l’umiltà. Indossato pone una barriera tra sé e gli altri. Andrebbe evitato dai paurosi. Colore di sfondo, riesce a far risaltare i colori ai quali è abbinato
NERO:
Rappresenta l’oscurità, il vuoto, il male. E’ un non-colore, cioè è assenza di colore, e tuttavia viene utilizzato per rendere più densi altri colori. In genere si indossa perché attira, in quanto si rimane nascosti da un velo di mistero. Pone una barriera tra la persona e il mondo. Ha un effetto depressivo.
MARRONE:
Rappresenta il colore della Madre Terra, del legno, per cui si associa alle cose solide e durature. La preferenza di marrone simboleggia mancanza di radici però al contempo aiuta ad essere pratici e non dispersivi. E’ ottimo come colore nei pavimenti perché rappresenta la terra, da stabilità.
ROSA:
Rappresenta l’amore e la gentilezza. Agisce in maniera spiccata sul sistema nervoso rilassandolo e migliorando la vista. E’ spesso abbinato ai cosmetici e i profumi.
Avendo chiarito il nostro nuovo “alfabeto”, e ricordandoti che non nei singoli colori ma nel loro abbinamento sta il segreto di un lavoro ben fatto ed efficace, ci diamo appuntamento al prossimo articolo, dove parleremo proprio di quali colori accostare ad altri, come e perché.
Nell’attesa ecco un link “colorato” che potrebbe tornare utile a tutti ed un consigli: anziché chiedere “come stai?”, potresti chiedere “di che colore sei?”
Bibliografia:
disinformazione.it – Terapia dei colori
13 commenti
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Bell’articolo
Anche io ne ho scritto uno a riguardo un paio di mesi fa.
Utilizzare il colore giusto nel posto giusto può essere una leva psicologica impressionante sugli utenti quando si tratta di un sito web, sui passanti quando si tratta di un cartellone pubblicitario.
E ammetto che riuscire a condizionare una scelta e riuscire a provocare una determinata azione agendo sulla psiche umana è la cosa che più mi fa impazzire e che adoro di questa fantastica professione.
I colori sono uno di quei tanti fattori dove è necessario miscelare design e marketing in un cocktail di creatività che può determinare il successo o il fallimento di qualsiasi progetto.
Ciao YES,
se vai a riprendere un articolo che ho scritto qualche tempo fa noterai come in molti spot televisivi (ricordo Telecom e Campari) il ricorso ai colori esaspera il rimando alla cromia del prodotto stesso.
Rosso! Io amo il rosso :)
Bell’articolo!
Ciao Manuela,
ma il rosso lo abbini a qualcosa oppure rossorossorossoesolorosso?
Ottimo articolo, a tal proposito vorrei aggiungere due cose:
1) I colori così come tutti i linguaggi assumono sfumature diverse, in diversi contesti. A tal proposito suggerisco questa infografica che ho trovato qualche giorno fa:
Colori nelle culture
2) Sempre tenendo a mente il concetto di linguaggio e di influenza che possono avere i colori sulle persone,[a11y crusader mode on] non ci dobbiamo dimenticare di chi i colori non li può vedere , quindi magari fare qualche test con strumenti come Contrast-A ci può esse utile per permettere a tutti(o quasi) di godere della grafica.[a11y crusader mode off]
Bellissimo “Colours in cultures”, grazie per la segnalazione! :)
Ciao Elmaak,
link molto interessanti
noi abbiamo addirittura aggiunto una categoria al color :),
Stà alla base della grafica, nella comunicazione, con il colore scegli dove vuoi che l’occhio cada, con i colori regali emozione, allegria, tristezza……….
Complimenti!
Ciao xaldesigner,
sulla comunicazione nel mondo moderno va fatta una riflessione: in futuro dovrà essere quanto più diretta ed immediata. Sono più diretti ed immediati colori o parole? immagini o suoni?
Marco @ Ciao Marco, beh il rosso lo abbino anche ad altri colori :) diciamo che quando lo posso usare, lo uso :)
Riguardo a quello che dicevi a Xal, io ho sempre pensato che le immagini arrivino prima delle parole, ed in questo caso ovviamente anche i colori. Se un’immagine è carica di un determinato colore, la si ricorderà per quello.
@marco,dipende da ciò che devi promuovere,è da studiare a seconda del brand, io non credo ci sia una regola tutto stà nella bravura nostra al momento della creazione.
Ciao Marco, intanto complimenti per l’articolo e per l’argomento scelto.
Riallacciandomi al discorso di cosa può essere più diretto o immediato nella comunicazione io penso che – come riportano anche numerosi testi di PNL – questo varia da soggetto a soggetto, in quanto:
Ciascuno di noi ha in sè tutte e tre le modalità, ma ne preferisce per indole, carattere, contesto comunicativo in cui è inserito, una delle tre. Di conseguenza la metodologia di cominucazione migliore dovrebbe variare sulla base del soggetto cui ci si rivolge (l’arte dei bravi comunicatori), con un soggetto visivo si “parlerà” più per immagini, con uno uditivo si utilizzeranno di più le parole, ecc, ma tutto questo lo si può attuare quando si parla direttamente a un singola persona.
Quando la comunicazione è rivolta (come nel caso delle pubblicità televisive) ad un target che abbraccia diverse tipologie di soggetti credo che bisogna fare uso di tutto, un cocktail ben dosato di immagini, suoni e parole, ed emozioni.
perfetto nando, non potevi dare spiegazione migliore, quando un cliente mi richiede un montaggio video o una lavorazione video post produzione si analizza sempre prima il brand in questione, e come se Campari mi chiedesse un video o una pubblicità ed io volessi comunicare il brand con il colore giallo,quando il brand in questione e dal 1932 che ha il rosso come colore che accompagna il marchio, in altri casi e bene narrare di conseguenza concentrandoci sulle parole scegliendo una bella voce per raccontare il messaggio(vedi CocaCola ,Spot automobilistici ecc,)ogni lavoro è diverso e stà a noi comunicare al meglio il messaggio con i mezzi che si hanno a disposizione senza tradire la storia del brand da pubblicizzare(sempre che abbia una storia )