La community di webdesigner italiani insorge: meritocrazia o lobby?

La scorsa settimana un articolo di Antonio Fullone ha smosso un po’ gli animi all’interno della comunità dei web designer italiani. Antonio ha espresso, in modo molto duro ed esplicito, la sua collera nei confronti di fantomatici “Guru” che oggi si trovano ad occupare posizioni di vertice non meritate e che, “giocando sporco”, tentano di mettere il bastone tra le ruote di chi, con merito, prova ad affacciarsi ed emergere in questo settore.

Di seguito puoi leggere il pensiero di alcuni autori di YIW in merito all’argomento con la segnalazione di qualche risorsa italiana che riteniamo essere degna di nota.

Nando: pazienza e costanza sono sempre vincenti

Io ho già espresso il mio pensiero commentando lo sfogo di Antonio, pensiero che comunque ribadisco anche sulle pagine di YIW.
Il web, per sua natura, è l’unico media che offre la possibilità – a chiunque lo desideri – di esporsi in prima persona e confrontarsi (quasi) liberamente con milioni di persone.

Se qualcuno che ha già molta visibilità ti supporta e ti promuove quotidianamente diviene molto facile scalare i gradini (saltandoli quattro per volta) che portano ai piani alti della piramide, a prescindere dai tuoi meriti e dai contenuti che produci.

Ma il web, proprio per com’è strutturato, non può tagliare fuori persone che hanno buone competenze e professionalità. Se non hai “appoggi” o “amici” il tuo percorso probabilmente non sarà dei più semplici, non riceverai sin da subito glorie e onorificenze, ma con il tempo saranno le tue competenze e la tua professionalità a permetterti di salire i vari gradini uno per volta, seppur con enorme fatica e tanto lavoro. E fortunatamente sul web questo – al contrario di altri media – non può impedirtelo nessuno.

Come già detto sul blog di Antonio, bisogna avere tanta pazienza e costanza.

Fatta questa premessa e prendendo spunto dalla proposta di Shogun (una delle cose positive secondo me emerse dallo sfogo di Antonio), ne approfitto per segnalare alcuni blog italiani che ritengo di spessore e valore. Qualcuno nei commenti ha fatto notare che in questo modo si corre il rischio di innescare il solito circuito di segnalazione di amici e parenti e rientrare nel medesimo meccanismo che invece si tenta di combattere. È un’enorme idiozia secondo me non segnalare un blog oggettivamente valido solo perché si pensa possa essere più apprezzato o concorrente del proprio. L’utente può leggere più blog contemporaneamente, la lettura di uno non preclude di certo la lettura di altri, questo è quello che in Italia ancora in pochi hanno compreso. È l’unione delle competenze di più persone valide che può portare la comunità italiana a essere considerata anche all’estero.

A tal proposito tengo a precisare che non esiste alcun rapporto di amicizia con nessuno dei blog segnalati, a parte piervix con cui c’è stato qualche scambio di mail di stima reciproca (con la promessa di collaborare) e niente più.

Il primo blog che segnalo è proprio quello di Piervincenzo, dato che reputo il suo pvmgarage uno dei blog italiani più meritevoli, dal punto di vista estetico, di markup e non ultimo dei contenuti.

Altra segnalazione degna di nota è il blog – probabilmente più conosciuto – di Francesco Gavello,  dal layout ordinato e con contenuti di ottima qualità.

Un ulteriore blog interessante è quello di Tommaso, che vanta contenuti di ottima qualità tecnica. L’unica pecca è che il blog non è aggiornato spessissimo, probabilmente per i molti impegni lavorativi di Tommaso, ma quello che conta è la qualità, non la quantità.

Segnalo anche quest’altro blog, idea web italia, che si occupa di tradurre in italiano interessanti articoli scritti da professionisti del settore di stampo internazionale.

Per gli amanti del SEO ho trovato notevole il blog di Marco Cilia, google analytics in 30 secondi, blog monotematico sull’utilizzo avanzato di questo strumento messo a disposizione da Google per tracciare le statistiche di accesso ai nostri siti.

Prima di lasciare la parola agli altri autori di YIW tengo ad aggiungere un’ultima cosa: tra i commenti dell’articolo di Antonio qualcuno ha attaccato Giuliano accostandolo ai guru tirati in causa, o dandogli – più o meno velatamente – del presuntuoso e altro; non conosco personalmente Giuliano, ma posso affermare con certezza che non appartiene alla lobby presa di mira da Antonio. Perchè dico questo?

In questi primi mesi di vita del nostro blog Giuliano è stato forse l’unico tra i blogger italiani più in vista ad aver citato, senza alcun tornaconto, alcuni nostri articoli sul suo blog.  Non solo: ci ha addirittura proposto di partecipare come relatori al workshop da lui organizzato.

Forse non è proprio un web designer a tutto tondo, forse non troveremo mai nel suo portfolio lavori eccezionali, ma a mio avviso Giuliano è molto più di questo: è, in sintesi, un piccolo imprenditore di se stesso. Non conosco ragazzi altrettanto giovani e dallo spirito imprenditoriale così innato e solo per questo si merita tutta la mia stima. Progetti come: Blogmagazine, Playtuts o gowebdesign richiedono dietro le quinte un’enorme preparazione e organizzazione.

Sara: tutti noi abbiamo qualcosa da apprendere e da insegnare agli altri

Non amo le polemiche sterili, soprattutto se nascono dall’uso improprio di termini e sostantivi. Il significato della parola “guru” – estratto dal dizionario – è capo spirituale o, in alternativa: esperto, maestro. Va da sé che, nella prima ipotesi, siamo ovviamente fuori contesto; in fondo pur amando intensamente il web design dubito ci si possa trovare addirittura qualcosa di mistico. Nella seconda ipotesi invece non vedo niente di corrotto o assurdo: credo che ognuno di noi sia in qualche modo esperto in qualche cosa e, ancora di più, sono profondamente convinta che chiunque abbia qualcosa da insegnare agli altri. Che sia un fondamento di grafica o una ricetta culinaria, poco importa.

Viceversa, tutti noi abbiamo qualcosa da apprendere e grazie al cielo finché viviamo, troveremo sempre qualcosa che non sappiamo, qualcosa che arricchirà il nostro bagaglio culturale e umano. L’accezione negativa con cui è stato usato il termine “guru”, quindi, credo abbia ben poco a che vedere con la lobby tutta italiana basata sul concetto “una mano lava l’altra ed entrambe lavano il viso” che, purtroppo, è una realtà impossibile da negare o nascondere.

In tutto questo confuso vociare, che alla fine credo abbia lasciato veramente poco oltre all’infelice decisione di Antonio di chiudere il suo blog, ho apprezzato molto l’idea di Shogun di segnalare blog validi che, per un motivo o un altro, sono degni di nota.  Aderisco all’iniziativa consigliando a tutti i lettori di YIW due risorse che ritengo di grande valore.

Purtroppo, tranne che in rari casi, non ho avuto modo di leggere blog italiani particolarmente degni di nota (tranne, ovviamente, il nostro amico Piervix); tuttavia mi sento di spendere due parole prima di tutto per il forum di Grafici Creativi, creato e curato da Biagio Di Stefano, un esperto (guru, potremmo dire) Adobe, con un curriculum eccellente e un portfolio di grafica cartacea che parla da solo.

Sono intervenuta poche volte nel forum in questione (mancanza di tempo, ahimè), ma appena trovo un minuto leggo volentieri i vari topic, frutto dello scambio di opinioni di professionisti (e non) del settore. Tutorial interessanti, contest creativi, consigli validi e argomentazioni ben sostenute: oltretutto non si respira l’atmosfera “dittatoriale” votata alla censura e alla polemica coatta tra gli utenti (facilmente palpabile su altri forum del settore, invece) ma vige anzi un’aria colloquiale e confidenziale improntata al rispetto reciproco e alla voglia di imparare e condividere le rispettive competenze.

L’altro nome, che forse qualcuno di voi già conoscerà, è Luisa Carrada, autrice tra l’altro del libro “Il mestiere di scrivere” e dell’omonimo blog. I suoi articoli toccano molti punti, da consigli sulla tipografia e su come scrivere per il web all’usabilità, passando dalla redazione di una buona e-mail pubblicitaria a esercizi concreti di scrittura professionale, con tanto di file da scaricare e su cui fare pratica. Uno stile semplice, accattivante e leggibile, con idee e suggerimenti su tutto ciò che riguarda la comunicazione scritta sul web.

Just: una piccola riflessione sulla situazione del webdesign in Italia, da parte di un principiante

Io non sono un web designer. Lo dico e lo sottoscrivo.
Affermare di essere un web designer oggi significa avere la padronanza completa di un processo di lavoro complesso e difficile quale è la progettazione (design) e lo sviluppo di un progetto su un medium in costante cambiamento quale è il Web.

Questa padronanza prevede anni di studio, in diversi settori, che vanno dallo sviluppo vero e proprio, alla conoscenza di regole di usabilità, di accessibilità, di tipografia, di marketing e probabilmente qualche altro campo che adesso mi sfugge. Questo secondo me è un web designer. Una figura completa a tutto campo.

Purtroppo viviamo in tempi in cui i termini vedono sminuiti i loro significati, è tutt’una mascherata: sviluppatori, esperti di accessibilità, grafici, esperti di marketing, tutti vogliono l’adesivo “Io sono un web designer”.

Cosa manca, secondo me, alla scena italiana del web design? Una buona dose di umiltà, unita a voglia di imparare, e propensione al confronto ed al dialogo.

Io non sono un web designer, e me ne vanto. Perché significa che posso ancora imparare, migliorare e crescere, sia professionalmente che umanamente.

Considerazioni finali

Con quest’articolo, forse fin troppo prolisso, speriamo di averti fatto cosa utile e gradita. Se desideri contribuire alla “causa” e fare in modo che lo sfogo di Antonio non finisca nel dimenticatoio (come inevitabilmente accade spesso in Italia), segnala anche tu blog tematici, community, magazine italiani che meritano di essere conosciuti e valorizzati.

Qualcuno aveva suggerito la creazione di un brand per questa iniziativa ma dato che la proposta non è stata raccolta e che i commenti da Antonio sono ormai chiusi, noi abbiamo creato la nostra immagine e l’abbiamo associata visivamente alla discussione. Se lo desideri, sei libero di usarla anche tu, così che questa iniziativa si espanda e, spargendosi la voce, abbia un suo seguito e un risultato concreto.

Di seguito trovi il sorgente dell’immagine, sei ovviamente libero di adattarla e modificarla come più si presta alle tue esigenze.

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L'autore

Nando è fondatore di Edi Group, società di Comunicazione e Formazione fondata nel 2005. È inoltre Trainer Microsoft e docente di Webdesign con anni di esperienza, anche in qualità di progettista, in corsi di Formazione Professionale regionali e privati. È stato speaker in diverse prestigiose conferenze, anche per conto di Microsoft Italia. Tiene abitualmente corsi di formazione presso le aziende. È autore di diversi libri sul Web Design, in italiano ed inglese. +

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